Spread, allarme Bankitalia

Fino a oggi l’impatto dell’aumento delle spread su prestiti a famiglie e imprese è stato limitato, ma iniziano ad emergere tensioni”. Lo ha detto il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, in un intervento all’Aaron Institute for Economic Policy Conference 2019. 
Come ha spiegato, “le condizioni del credito bancario si sono irrigidite soprattutto per le piccole imprese. Questo – ha detto Visco – sta avvenendo a causa dell’aumentare dei costi della raccolta bancaria ma anche per via delle previsioni economiche che peggiorano”.
Lo spread italiano ”all’inizio di questa settimana è andato oltre i 270 punti base, più del doppio rispetto all’inizio del 2018 e prima delle elezioni politiche. L’elevato rapporto debito pubblico/Pil espone l’Italia alla volatilità dei mercati finanziari”, ha detto ancora Visco. ”La durata media residua del debito pubblico è superiore a 7 anni. Pertanto – ha aggiunto – l’impatto iniziale dei più alti tassi di interesse sui costi di servizio rimane limitato ma, se l’aumento dei tassi dovesse persistere, peserebbe inevitabilmente sulla spesa. Ridurre il debito ”mantenendo un adeguato avanzo primario, è quindi di vitale importanza”, ha aggiunto il governatore che ha avvertito: uno spread alto nel lungo termine ”finirebbe inevitabilmente per danneggiare l’economia reale. Una strategia credibile per ridurre a medio termine l’onere dell’elevato debito pubblico dell’Italia non può più essere rinviata”.

Bisogna evitare messaggi che creano tensioni gratuite e fanno elevare lo spread” , ha detto dal canto suo il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia alla Camera, prima di partecipare ad un convegno su un rapporto Ocse sulla crescita sostenibile, ha risposto a una domanda sui rischi legati ai recenti rialzi dello spread sulla scia delle dichiarazioni del vice premier Matteo Salvini sul superamento dei vincoli Ue.

Fonte: ADNKronos  –  https://www.adnkronos.com/soldi/economia/2019/05/16/inizia-pesare-famiglie-allarme-bankitalia-spread_EFSwpkOs1puTBmrAtantQJ.html

 

“Lo spread lo monitoriamo, lo teniamo d’occhio. C’è preoccupazione ma non siamo ossessionati”, ha commentato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Per il vicepremier Matteo Salvini “stanno tentando gli ultimi colpi di coda perché hanno capito che per la prima volta l’Europa può cambiare. Con il voto del 26 maggio non solo in Italia ma anche in Austria, Germania, Olanda, Svezia, Francia si può cambiare rimettendo al centro il lavoro, i diritti, la famiglia e non la finanza e il business. Usano lo spread per intimorire”.

Bankitalia: “Calo mercati è emotivo”

“E’ grave e non ci sono giustificazioni, se non emotive, per ciò che osserviamo oggi sui mercati”. Così il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco nel corso delle considerazioni finali lette all’Assemblea annuale.

“Il destino dell’Italia è quello dell’Europa”, ma quella del nostro Paese “deve essere una presenza autorevole nel dibattito sulla ridefinizione degli assetti normativi e istituzionali dell’Ue, presenza ancora più importante nell’attuale fase di grandi trasformazioni sociali, economiche e finanziarie”, ha aggiunto Visco. “Siamo parte di una grande area economica profondamente integrata il cui sviluppo determina il nostro e allo stesso tempo ne dipende” ricorda Visco che ammette come “l’Europa ha bisogno di rivedere gli strumenti esistenti e di crearne di nuovi, comuni, per affrontare gli shock economici in un contesto ni cui quelli nazionali sono deboli o indisponibili”.

Il governatore ricorda che “dopo le riforme degli scorsi anni, ulteriori progressi sembrano al momento bloccati dalla preoccupazione per le vulnerabilità finanziarie, pubbliche e private e dalla sfiducia reciproca”. Ma se “l’Unione europea e l’area dell’euro non hanno un governo comune, la sua lontananza non deve fiaccare la volontà di partecipare con vigore e da protagonisti al dialogo e agli approfondimenti dai quali dipende nei prossimi anni la prosperità dei cittadni europei”.

“E’ a tutti evidente la delicatezza e la straordinarietà del momento che stiamo vivendo – ha poi aggiunto – Se è auspicabile che siano definiti con chiarezza e lungimiranza gli obiettivi e i progetti delle diverse forze politiche non sarebbe saggio ignorare le compatibilità finanziarie”. “E non per rigidità a livello europeo o minacce speculative ma perché le nostre azioni, i nostri programmi forniscono i segnali che orientano l’allocazione delle risorse a livello nazionale e globale”, ha sottolineato.

Non sono le regole europee il nostro vincolo, è la logica economica“, ha quindi ribadito Visco ricordando come a questa logica “è strettamente connesso l’obbligo, che tutti abbiamo, di non compromettere il futuro delle prossime generazioni: accrescere il debito vuol dire accollare loro quello che oggi non si vuole pagare”.

Fonte: ADNKronos  –  http://www.adnkronos.com/soldi/economia/2018/05/29/bankitalia-destino-italia-quello-dell-europa_oB2FudSzvILQPmh1onKsUO.html

Bankitalia, a stato 4,9 mld

La Banca d’Italia verserà allo Stato complessivamente 4,9 miliardi di euro fra dividendi del bilancio 2017 (pari a 3,365 miliardi) e imposte di competenza. E’ quanto ha annunciato il governatore Ignazio Visco nella relazione all’assemblea ordinaria dei partecipanti. Si tratta “di un livello superiore di circa 1,5 miliardi a quello, elevato, dello scorso anno” ha spiegato Visco.
L’utile 2017 della Banca d’Italia, pari a 3,895 miliardi di euro e in aumento di 1,2 miliardi rispetto al 2016, “è il risultato più elevato mai raggiunto dall’istituto” ed è stato spinto “dalle misure di politica monetaria (della Bce ndr) di natura straordinaria”. Lo afferma il governatore Ignazio Visco all’assemblea annuale secondo cui “il margine di interesse beneficia dei più elevati interessi attivi sui titolo di Stato acquistati per finalità monetaria”.

Fonte: ANSA  –  http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2018/03/29/bankitalia-a-stato-49-mld_dbd9b081-3e6c-4836-97f4-4eda0ab59904.html