Ue, Patto sospeso fino al 2023, anche sostegno pubblico resta

La Commissione Ue raccomanda di tenere il Patto di Stabilità sospeso anche nel 2022, e di proseguire con il sostegno pubblico all’economia fino al 2023.

“Le indicazioni preliminari suggeriscono di continuare ad applicare la clausola di salvaguardia nel 2022 e di disattivarla a partire dal 2023”, scrive Bruxelles nella sua comunicazione sull’orientamento di bilancio.

Inoltre, Bruxelles mette in guardia dal ritiro prematuro del sostegno pubblico, “che dovrebbe essere mantenuto quest’anno e il prossimo”.

“C’è speranza all’orizzonte per l’economia dell’Ue, ma per ora la pandemia continua a danneggiare persone ed economia. Per attutire questo impatto e per promuovere una ripresa resiliente e sostenibile, il nostro messaggio chiaro è che il sostegno fiscale dovrebbe continuare per tutto il tempo necessario”: lo ha detto il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, presentando la comunicazione sull’orientamento di bilancio del prossimo periodo. Dombrovskis invita i governi a sfruttare il Recovery fund, che dà “una possibilità unica di sostenere l’economia senza appesantire i conti pubblici.

 

Fonte: ANSA – https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2021/03/03/uepatto-sospeso-fino-al-2023-anche-sostegno-pubblico-resta_ba1aee17-8bb3-4167-a37b-5e41024633d1.html

Bce lascia i tassi fermi a zero

La Banca Centrale Europea lascia invariati i tassi d’interesse: il tasso principale rimane fermo a zero, il tasso sui depositi resta a -0,50% e il tasso sui prestiti marginali a 0,25%. Lo comunica la Bce dopo la riunione di politica monetaria. Nell’attuale scenario “con rischi chiaramente al ribasso, valuteremo i dati inclusa la dinamica della pandemia, le prospettive di diffusione di un vaccino e gli sviluppi nel mercato dei cambi e a dicembre sulla base dei dati la Bce “rivedrà i propri strumenti come adeguato”.

“La risalita dei contagi presenta nuove sfide ai sistemi sanitari e alle prospettive di crescita” dell’economia europea, e “la ripresa sta perdendo slancio più rapidamente del previsto”. Lo ha detto la presidente della Bce, Christine Lagarde, in conferenza stampa dopo il Consiglio direttivo.

Il “balzo significativo” dei contagi e le misure di contenimento prese da fine estate – ha detto Lagarde – fanno prevedere “un significativo indebolimento dell’attività economica nell’ultimo trimestre” dopo il rimbalzo del terzo trimestre.

Anche se l’Eurozona continuerà a vedere tassi d’inflazione negativi fino ai primi mesi del 2021 – ha detto ancora Lagarde – per via dei prezzi petroliferi e del taglio dell’Iva tedesco, “non vediamo deflazione, è inflazione negativa”.

La Bce fa molto conto sull’implementazione del Recovery fund, che consente alla politica monetaria e alla politica di bilancio europee di andare mano nella mano moltiplicandone l’impatto. E’ necessario che il Recovery fund – ha detto la presidente della Bce – sia accompagnato da spese “efficienti” e da riforme.

Il Consiglio direttivo – spiega un comunicato della Bce – “valuterà attentamente le informazioni che arrivano, inclusa la dinamica della pandemia, la prospettiva di diffusione di vaccini e gli sviluppi sul mercato dei cambi”. Le nuove stime macroeconomiche della Bce, a dicembre, “consentiranno una approfondita rivalutazione delle prospettive economiche” sulla base delle quali “il Consiglio direttivo ricalibrerà adeguatamente i suoi strumenti per rispondere alla situazione che si sta delineando”. Nel frattempo, la Bce conferma gli acquisti di titoli pubblici ‘Pepp’ da 1.350 miliardi “almeno fino a fine giugno 2021 e in ogni caso fino a quando non giudicherà che la fase di crisi del coronavirus è esaurita”. Confermati anche, fino a fine anno, i 20 miliardi al mese di acquisti tramite il rafforzamento da 120 miliardi di euro del vecchio programma App. Nel comunicato, che precede di pochi minuti al conferenza stampa della presidente Christine Lagarde, la Bce punta anche sui nuovi maxi-prestiti Tltro-3, la cui prossima asta è il 9 novembre, definendoli “una attraente fonte di finanziamento per le banche a sostegno dei prestiti a famiglie e imprese”.

 

Fonte: ANSA – https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2020/10/29/bce-lascia-i-tassi-fermi-a-zero_835db39b-f315-43b5-ac7c-438e975c2858.html

Recovery: Ok dell’Ecofin al compromesso tedesco sulla governance

BRUXELLES – L’Ecofin ha approvato, a maggioranza qualificata, il testo di compromesso sulla governance del Recovery fund presentato dalla presidenza tedesca. Il ministro tedesco Olaf Scholz lo ha annunciato al termine della riunione, nonostante lo scetticismo di diverse delegazioni che avrebbero voluto riaprire il testo. Tra queste Lussemburgo, Irlanda e Olanda, che chiedevano di aggiungere un legame chiaro, con un esplicito riferimento, alle raccomandazioni del 2019. Scholz non ha accolto la richiesta di riaprire il testo, ritenendo più urgente andare avanti per avviare i negoziati con il Parlamento Ue anche su questo punto.

“Il compromesso messo sul tavolo dalla presidenza tedesca su diversi aspetti della governance del Recovery fund “è buono, ognuno avrebbe i suoi punti da spingere ma anche se vorremmo migliorare” alcuni aspetti, “tutti dovremmo mettere a da parte la necessità di rivedere il testo, noi siamo pronti a mettere da parte le nostre richieste per sostenere il compromesso. E invito gli altri a dare un segnale politico ai cittadini”: era stato l’appello in mattinata del ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri. Gualtieri ha spiegato che l’Italia vorrebbe migliorare alcuni aspetti come la “lunghezza delle procedure” per avere l’ok ai fondi, ma “sono questioni minori” rispetto al “beneficio maggiore” di avere un accordo in fretta. Anche perché, come la Bce ha ricordato, “la ripresa è incompleta, non equilibrata, ed è quindi importante che il negoziato vada a avanti”, ha aggiunto.

“Accordo all’Ecofin sul regolamento del Recovery Resilience Facility. Tempi certi e assenza di potere di veto per le procedure di pagamento, il 10% di anticipo sarà sul totale delle quote spettanti” del RecoveryFund, ha scritto Gualtieri su Twitter.

“E’ cruciale che i fondi del Recovery si possano utilizzare mentre la crisi è ancora in corso”, quindi la presidenza tedesca “ha come obiettivo principale concludere un accordo ambizioso sul Next Generation EU che sosterrà gli investimenti, le riforme e l’innovazione”, ha detto il ministro delle finanze tedesco, Olaf Scholz, prima dell’inizio dell’Ecofin.

Il ministro olandese dell’economia, Wopke Hoekstra, ha invece chiesto ai colleghi dell’Ecofin alcuni miglioramenti sul testo di compromesso sulla governance del Recovery fund. “Chiediamo un esplicito riferimento alle raccomandazioni specifiche del 2019, perché quelle del 2020 da sole sono insufficienti. Poi vogliamo un legame più forte tra raccomandazioni e Patto di stabilità”, ha detto Hoekstra durante il suo intervento. Inoltre, l’Olanda “non accetterà un annacquamento” della procedura che prevede di coinvolgere gli sherpa dell’Ecofin (Cef) nella decisione sugli obiettivi da raggiungere per sbloccare le tranche di finanziamento.

“La ripresa è incerta e incompleta a causa della pandemia, ci sono focolai ovunque nonostante le diverse misure prese dai governi, abbiamo avuto un forte rimbalzo a maggio, giugno e luglio ma ad agosto e settembre abbiamo perso slancio”, ha detto il vicepresidente della Bce, Luis De Guindos, ai ministri dell’Ecofin. De Guindos ha quindi ricordato che sul Recovery “la tempistica è fondamentale, dobbiamo trovare un terreno comune molto in fretta”.

Intervenendo alla plenaria del Parlamento europeo, il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha detto: “Ci troviamo in un processo democratico ed istituzionale e dobbiamo far sì che nei prossimi anni attraverso il bilancio pluriennale europeo ed il Recovery, l’Unione Europea possa disporre degli strumenti necessari per attuare quello in cui crediamo. Continueremo nel dialogo e nel rispetto reciproco a lavorare e negoziare con voi, Parlamento europeo, per essere all’altezza e trovare delle soluzioni e assumerci le nostre responsabilità e rispondere alle attese dei cittadini europei e a tutti quelli che nel mondo credono nel progetto europeo, nel suo valore aggiunto”.

 

Fonte: ANSA – https://www.ansa.it/europa/notizie/qui_europa/2020/10/06/recovery-ok-dellecofin-al-compromesso-tedesco-sulla-governace_3044b19e-ce5b-438d-b726-6f807209ab57.html

Ue a Italia, bilancio sostenga ripresa anche in 2021

“Le politiche di bilancio devono continuare a sostenere la ripresa in tutto il 2021”, e “alla luce dell’incertezza” Il Patto resta sospeso anche l’anno prossimo. “Quando le condizioni economiche lo consentiranno, sarà tempo di perseguire politiche mirate ad ottenere posizioni di bilancio prudenti nel medio termine”: lo scrivono il vicepresidente Valdis Dombrovskis e il commissario Paolo Gentiloni in una lettera all’Italia. I responsabili dell’economia hanno inviato lettere a tutti i Paesi Ue per guidarli nella stesura delle finanziarie 2021.

La legge di bilancio 2021, scrivono ancora, “deve tenere il più possibile in considerazione l’attuazione delle riforme e degli investimenti previsti” dal Recovery fund, e a novembre, in sede di valutazione delle leggi di stabilità, “la Commissione presterà particolare attenzione alla qualità delle misure di bilancio prese e pianificate, per attutire l’impatto della crisi, sostenere la ripresa e rafforzare la resilienza, tenendo in considerazione la sostenibilità. La valutazione coprirà il possibile impatto delle garanzie fornite dal governo”.

Fonte: ANSA  –  https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2020/09/22/ue-a-italia-bilancio-sostenga-ripresa-anche-in-2021_9c2c7b64-244b-45e3-93ce-098e1ab33bb1.html

Recovery Fund: raggiunto un accordo

I leader europei hanno raggiunto lo storico accordo sul Recovery Fund ed il Bilancio Ue 2021-2027 al termine di un negoziato record durato quattro giorni e quattro notti. Si tratta del summit più lungo della storia dell’Unione Europea. Il Recovery Fund ha una dotazione di 750 miliardi di euro, di cui 390 miliardi di sussidi. Il bilancio è stato fissato a 1.074 miliardi.

Conte: “Con 209 miliardi l’Italia può ripartire con forza” – “Avremo una grande responsabilità: con 209 miliardi abbiamo la possibilità di far ripartire l’Italia con forza e cambiare volto al Paese. Ora dobbiamo correre”, le parole del premier Giuseppe Conte. “Siamo soddisfatti: abbiamo approvato un piano di rilancio ambizioso e adeguato alla crisi che stiamo vivendo – ha continuato -. Abbiamo conseguito questo risultato tutelando la dignità del nostro Paese e l’autonomia delle istituzioni comunitarie”.

Il Recovery fund “è la priorità e spero possa contribuire a distrarre l’attenzione morbosa attorno al Mes”, ha detto Conte in conferenza stampa al termine del Consiglio europeo.

Gentiloni: “Recovery la decisione più importante dopo l’Euro” – “Il vertice infinito è finito con un’intesa”. Quella sul piano NextGenerationEu “è la più importante decisione economica dall’introduzione dell’euro”. Lo scrive in un tweet il commissario Ue per l’Economia Paolo Gentiloni. “Per la Commissione che ha proposto il piano, comincia la sfida più difficile. L’Europa è più forte delle proprie divisioni”.

Soddisfatti i leader europei per l’accordo sul Recovery Fund – “L’abbiamo fatto. Ci siamo riusciti. L’Europa è solida, è unita. E’ stato difficile”, le parole del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. “L’Europa ha ora la possibilità di uscire più forte dalla crisi”, dice la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. Parla di “buon segnale” all’Europa la Cancelliera tedesca, Angela Merkel, mentre il presidente francese, Emmanuel Macron, ha evidenziato le “conclusioni storiche” di un “vertice difficile” con “visioni diverse dell’Europa”.

Fonte: https://www.ansa.it/europa/notizie/rubriche/altrenews/2020/07/18/consiglio-ue-braccio-di-ferro-frugali-accordo-conte-merkel-rutte_14bf6ab3-8b8e-4a9e-b6b7-fe44e5162953.html