Prosegue il trend di ripresa della produzione industriale italiana. L’Istat ha stimato che a luglio l’indice destagionalizzato è cresciuto del 7,4% rispetto a giugno (+8,2%). Il dato, corretto per gli effetti del calendario, è diminuito in termini tendenziali dell’8% (considerando che i giorni lavorativi sono stati 23, come nel luglio 2019) da confrontare con il calo del 13,9% di giugno (rivisto da -13,7%). Le attese per luglio erano di un aumento del 3,5% a livello mensile e di una riduzione del 9,7% a livello annuo.
Ponendo, invece, la lente di ingrandimento sul trimestre maggio-luglio, la crescita del livello della produzione è stata del 15% rispetto ai tre mesi precedenti. Prendendo in considerazione i singoli comparti, l’istituto di statistica ha spiegato che le crescite più marcate sono state quelle dei beni strumentali (+11,8%), dei beni intermedi (+7,7%), dei beni di consumo (+6,2%) e marginalmente dell’energia (+0,1%).
I cali tendenziali, invece, hanno caratterizzato tutti i settori, ma le performance peggiori sono state quelle relative ai beni intermedi con un -11,3%. A seguire i beni strumentali (-6,8%), l’energia (-6,8%), i beni di consumo (-6,2%). Sempre a livello tendenziale le diminuzioni più accentuate sono state quelle della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-21,4%), delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-20,6%), della fabbricazione di mezzi di trasporto (-11,5%).
Mentre le diminuzioni minori sono state osservate nelle industrie alimentari, bevande e tabacco (-0,4%), nella produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (-1,4%) e nelle altre industrie (-4,4%). In ripresa, a luglio, anche la produzione di autoveicoli, cresciuta del 3,4% su base annua (dato corretto per gli effetti di calendario). Tuttavia nei primi sette mesi dell’anno la produzione del settore autoveicoli ha registrato un crollo del 36,9% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Ma per la Coldiretti, alla fine, tiene solo l’alimentare con una produzione che rimane praticamente stabile (-0,4%) rispetto allo scorso anno grazie all’impegno di 730 mila aziende agricole e 70 mila industrie alimentari che non hanno mai smesso di lavorare per garantire le forniture di cibo e bevande agli italiani.
Con lo scoppio della pandemia, infatti, “la filiera agroalimentare è diventata la prima ricchezza del Paese con 538 miliardi di valore dimostrando una maggiore resistenza al drammatico impatto dell’emergenza Covid-19. Quella agroalimentare è una realtà allargata dai campi agli scaffali che garantisce 3,8 milioni di posti di lavoro e vale il 25% del pil”, ha continuato la Coldiretti.
Infatti è stata proprio l’emergenza sanitaria a far luce sull’importanza strategica che il settore del food ha per il nostro Paese grazie alle sue garanzie di qualità e sicurezza. Per Ettore Prandini, presidente della Coldiretti, “l’Italia può contare su una risorsa da primato mondiale ma deve investire per superare le fragilità presenti, difendere la sovranità alimentare e ridurre la dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento in un momento di grandi tensioni internazionali”.
Comunque, a differenza delle vendite al dettaglio, a luglio non si è interrotta la ripresa della produzione industriale cominciata nel mese precedente, ha osservato Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. Certo, “la crescita è lenta e il gap da colmare con i livelli pre-Covid è ancora consistente, ma l’importante è che il trend positivo prosegua”, ha evidenziato Dona, aggiungendo che “al di là del confronto su base annua reso noto dall’Istat, -8%, rispetto ai livelli di gennaio 2020 la produzione risulta ancora inferiore, nei dati destagionalizzati, del 6,6%, -5,3% su febbraio, ultimo mese pre-crisi. Insomma, il cammino da fare è ancora lungo, ma l’importante è che si vada nella giusta direzione”, ha concluso.
Pubblicati oggi anche i dati sulla produzione industriale della Francia, salita del 3,8% a livello mensile a luglio. Il risultato resta, comunque, al di sotto delle attese degli economisti che si aspettavano un aumento del 5%. Il dato di giugno è stato corretto al rialzo da +12,7% a +13% su base mensile.
Fonte: Milano Finanza – https://www.milanofinanza.it/news/prosegue-la-ripresa-della-produzione-industriale-in-italia-7-4-a-luglio-202009101032285236