Tria, correzione conti tra le più forti

Per evitare la procedura Ue c’è stata “una correzione molto forte, una delle più forti” con un aggiustamento strutturale, “forse il primo degli ultimi anni, condotto in una fase dell’economia abbastanza difficile in cui siamo ancora vicini a crescita zero” dice il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, in Senato. L’intervento “ci ha messo in sicurezza” anche “sui mercati finanziari”. Il governo ha garantito a Bruxelles di “continuare il programma di aggiustamento strutturale, non è stata fatta cifra” ma “un minimo di aggiustamento strutturale dovrà essere fatto” anche nel 2020. Intanto tria avverte: “Dare sicurezza e prospettiva alla finanza pubblica significa far sì che anche interventi di riduzione fiscale abbiano effetto, altrimenti non hanno effetto”; “Non basta ridurre le tasse: se c’è una situazione di incertezza sul futuro nessuno investe e nessuno consuma perché stanno tutti lì ad aspettare la tempesta”.

Fonte: ANSA  –  http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2019/07/04/tria-correzione-conti-tra-le-piu-forti_5ad41a55-31b4-40fa-90b9-f5a71dced45b.html

Moscovici: la procedura contro l’Italia non è più giustificata

La Commissione europea “ritiene che la procedura” per eccesso di deficit a carico dell’Italia in base alla regola del debito “non è più giustificata”, ha affermato il commissario europeo agli Affari economici Pierre Moscovici, aggiungendo comunque che questa “non è la fine” della questione e che “dovremo continuare a monitorare molto da vicino” i conti italiani durante la seconda metà dell’anno. Moscovici ha quindi sottolineato che non c’è stato nessun collegamento tra procedura e nomine europee. Le parole di Moscovici hanno spinto ulteriormente al rialzo piazza Affari, che alle 14:35 [di ieri] saliva dell’1,7% trainata dalle banche. Lo spread scendeva a 208 punti base.

“La Commissione non lancia segnali ai mercati, non agisce per i mercati, anche se i mercati possono trarre conclusioni da quanto noi decidiamo”, ha quindi precisato Moscovici, nel corso di una conferenza stampa, aggiungendo che “noi non diciamo se la politica di bilancio è adeguata, non esprimiamo un giudizio; se consideriamo le regole, i dati sul disavanzo strutturale 2019 e il deficit nominale, le misure attuate sono sufficienti per evitare la procedura che attualmente non è più necessaria”. “E’ chiaro che gli impegni presi per il 2020, che sono molto dettagliati, dovranno essere rispettati, questo non e’ la fine della storia”, ha concluso.

Fonte: Milano Finanza  –  https://www.milanofinanza.it/news/moscovici-la-procedura-contro-l-italia-non-e-piu-giustificata-201907031439243058

Commissione Ue, niente procedura contro l’Italia. Conte: ‘Premiata la nostra serietà’

La Commissione Ue ha accolto le indicazioni degli sherpa e ha deciso di non raccomandare l’apertura della procedura contro l’Italia. 

“Avevamo posto tre condizioni – ha detto il commissario agli affari economici Pierre Moscovici -: dovevamo compensare lo scarto per il 2018, quello del 2019 da 0,3 e ottenere garanzie sul bilancio 2020. Il Governo ha approvato un pacchetto che risponde alle nostre tre condizioni” e quindi “la procedura per debito non è più giustificata”.

Oggi è un giorno importante per l’Italia – ha scritto su Fb il premier Giuseppe Conte –che porta a casa il risultato che merita. Nessuna procedura di infrazione, l’Europa ci riconosce serietà e responsabilità. Non era facile e in molti erano pronti a scommettere contro di noi. Noi invece abbiamo sempre creduto nel nostro Paese, sulla solidità dei nostri conti pubblici e sulla bontà e sull’efficacia delle politiche adottate dal mio Governo. L’Italia è un grande Paese, credibile, e anche oggi ne abbiamo avuto ulteriore conferma”.

Il “no” alla procedura d’infrazione da parte dell’Ue? “Ne ero certo, bene. Adesso proporrò al governo accelerare sulla manovra per l’anno prossimo”, ha commentato il vicepremier Matteo Salvini che sull’inserimento della Flat tax nella manovra ha replicato: “senza dubbio”.

Fonte: ANSA  –  http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2019/07/02/oggi-la-riunione-dei-commissari-ue-sullinfrazione-allitalia-verso-chiusura-positiva-dossier_e217d3d2-f768-4a69-8aba-10748fabeb0e.html

Tria, nostri dati buoni, riscontro Ue sarà positivo

La Commissione Ue si avvia a chiudere il negoziato con l’Italia sui conti. Secondo quanto si apprende, il pacchetto presentato ieri dal Governo italiano ha aiutato molto la trattativa, orientandola verso un chiusura positiva. I capi di gabinetto dei commissari europei si riuniranno questa sera, e il Collegio si terrà domani alle 12.30 a Bruxelles. I commissari discuteranno dei conti italiani a partire da una situazione corretta per il 2019, anche se – a quanto si apprende – mancano ancora rassicurazioni sul 2020.

“Abbiamo mandato i documenti, domani si riuniranno”. Lo ha detto il ministro dell’economia Giovanni Tria rispondendo ad una domanda sulla possibile procedura d’infrazione contro l’Italia. “Sull’orientamento di Bruxelles non mi esprimo, conosco i nostri dati e sono buoni, dovremo avere un riscontro buono”, ha aggiunto.

Lunedì il governo ha corretto i conti non solo registrando con l’assestamento il miglioramento del quadro dei conti pubblici, ma anche con l’approvazione di un decreto ad hoc con cui l’esecutivo ritiene di essersi riportato in linea con il Patto di stabilità, e di aver creato le condizioni “per rendere ingiustificato l’avvio di una procedura di infrazione per deficit eccessivo nei confronti dell’Italia”.

“La giornata di ieri – dati alla mano – mi dà molta fiducia sulle politiche del mio governo – commenta il premier Conte – e mi rende ottimista sulla strada che abbiamo intrapreso. I dati certificano la grande solidità della nostra economia, dei nostri fondamentali. I conti pubblici migliorano, il deficit è in calo, aumentano le entrate, diminuisce la disoccupazione. Anche la curva dello spread sembra affrontare un’importante fase di calo. Notizie che a volte sui media non trovano lo spazio che meritano”.

I numeri del Mef promettono, per portare l’aggiustamento strutturale dei conti a 0,3 punti percentuali, un taglio dell’indebitamento netto di 7,6 miliardi. Congelando da subito un miliardo e mezzo dai due maxi-fondi per reddito di cittadinanza e quota 100, e destinando tutti i risparmi da qui a fine anno sulle due misure-bandiera al “miglioramento dei saldi di finanza pubblica”. Forte anche dello scudo del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, contro l’apertura di una procedura di infrazione Ue sull’Italia, l’esecutivo ha accompagnato l’assestamento con un provvedimento urgente per blindare il disavanzo di quest’anno che dovrebbe fermarsi, stando alle nuove previsioni, al famoso 2,04 previsto nell’accordo con Bruxelles di dicembre, con una correzione rispetto al 2,4% che era stato indicato ad aprile a causa della brusca frenata della crescita.

Aiuta anche un saldo netto da finanziare “in sensibile miglioramento rispetto alle previsioni iniziali” della scorsa legge di bilancio, con un saldo netto da finanziare visto a poco meno di 20 miliardi e un avanzo primario stimato in 49,2 miliardi. La correzione vera e propria si limita comunque al 2019 e bisognerà vedere se sarà sufficiente per scongiurare l’apertura della procedura.

Tra maggiori entrate – grazie anche al buon andamento della fatturazione elettronica e ai successi della lotta all’evasione – e le maxi cedole incassate dalle partecipate di Stato, tutte voci una tantum, con l’approvazione del ddl per l’assestamento del bilancio si mettono intanto in cascina circa 4 miliardi, cui si aggiunge il miliardo e mezzo congelato e anche gli eventuali ulteriori risparmi che fonti di governo quantificano oltre i 7 miliardi. Anche il fabbisogno, che segna un ribasso di circa 8 miliardi rispetto ai primi sei mesi del 2018, lascia intuire quello che il premier, Giuseppe Conte, non ha mai smesso di predicare in questi giorni, e ha ribadito anche stamattina: “I numeri sono positivi“, ha detto, “confido sempre di poter” evitare la procedura. A stretto giro è arrivato anche il sostegno di Mattarella: “Noi crediamo che la procedura di infrazione non abbia ragione di essere aperta”, ha scandito il capo dello Stato citando i risultati positivi già raggiunti anche nel 2018 in confronto alla performance del 2019.

Fonte: ANSA  –  http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2019/07/01/il-governo-corregge-i-conti-ora-procedura-ingiustificata_33d5cef5-29dc-4243-b61e-309c23e18d00.html

Disgelo Roma-Bruxelles, ‘Si può trovare una soluzione’

Segnali di distensione con Bruxelles sui conti pubblici italiani. Sulla procedura per il debito all’Italia “possono essere trovate delle soluzioni nel dialogo tra la Commissione europea e Roma, ma l’Italia deve dimostrare che rispetterà le regole in futuro”: così fonti europee altamente qualificate all’ANSA, che aggiungono: “ma Roma si deve rendere conto dell’enorme impatto che la sua economia ha sul resto dell’Unione”.

Sul negoziato per evitare la procedura d’infrazione all’Italia “il clima è costruttivo, sono fiducioso che si possa trovare una soluzione“:  ha detto il premier Giuseppe Conte parlando a Osaka, al suo arrivo per i lavori del vertice G20.

Sulla stessa linea il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, anche lui a Osaka: “Stiamo adottando provvedimenti che ci portano sostanzialmente in linea, ci sono le basi” per evitare la procedura di infrazione: ha detto il responsabile di via XXSettembre. Inoltre, ha spiegato, “l’andamento delle finanze pubbliche sta andando meglio di quanto previsto”.

Fonte: ANSA  –  http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2019/06/27/ue-sulla-procedura-allitalia-possibili-soluzioni_7ca642de-273a-443f-aafa-d5c0dbf41f11.html

Manovra, Dombrovskis: ‘Se non cambia pensiamo a procedura’

La Commissione Ue “sta considerando” la procedura per debito contro l’Italia e per questo sta anche preparando il rapporto sul debito. “Lo abbiamo fatto anche gli anni scorsi, concludendo che l’Italia era sostanzialmente in linea con i requisiti del Patto e quindi non abbiamo aperto la procedura. Ma in questo caso, se il Documento programmatico di bilancio non cambia materialmente, dobbiamo riconsiderare le conclusioni”: lo ha detto il vicepresidente della Commissione, Valdis Dombrovskis. 

La correzione della manovra italiana dovrà essere “considerevole”: lo ha detto il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis. “Numericamente l’Italia avrebbe dovuto assicurare un miglioramento del deficit strutturale di 0,6% invece c’è un peggioramento di 0,8%. Pari a una deviazione dell’1,4%. E’ una deviazione molto ampia“, ha aggiunto.

Intanto il ministro dell’Economia Giovanni Tria ha lasciato la riunione dell’Ecofin in anticipo sulla fine dei lavori, per rientrare a Roma. Il ministro non ha quindi partecipato al tradizionale incontro con la stampa, previsto alla fine della due giorni di lavori.

Arrivando all’Ecofin, a chi gli chiedeva quali saranno i prossimi passi, ha risposto: “Il dialogo continuerà, certo abbiamo qualche disaccordo ma questo non vuol dire che non possiamo avere un dialogo costruttivo tra la Commissione Ue e l’Italia, è una cosa abituale tra i Paesi e la Commissione”.  “Dobbiamo spiegare alla Commissione, ma non posso anticipare ora la risposta” sulla manovra che verrà data entro il 13 novembre a Bruxelles come richiesto, ha aggiunto.

“Ci aspettiamo una risposta forte e precisa da parte del governo italiano” e i prossimi passi “dipendono dalla qualità della risposta, la palla è nel campo dell’Italia” da cui “attendiamo una manovra rivista, e il primo punto è quindi averne una”, ha detto il commissario Ue agli affari economici, Pierre Moscovici all’arrivo all’Ecofin. “Il 13 novembre non è la fine del mondo ma solo un nuovo passo”, ha aggiunto, però “una cosa è essere flessibili nell’interpretazione delle regole, un’altra è essere fuori dalle regole”.

Fonte: ANSA  –  http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2018/11/06/tria-qualche-disaccordo-ma-dialogo-con-ue-continua_009e922d-4328-4ab2-b630-52a6aee0312c.html