Manovra: commissione sospesa con zero voti, proteste in Aula

Bene aver evitato la procedura di infrazione ma l’Europa deve cambiare. E’ la linea del governo il giorno dopo lo stop di Bruxelles alle procedure per il debito italiano con l’intesa sulla manovra. Intanto dai vicepremier arrivano rassicurazioni sul fronte dell’Iva dopo la notizia che nel maxi-emendamento del governo che recepisce l’accordo con l’Ue sulla manovra sono previsti  aumenti Iva per 23 miliardi nel 2020 e quasi 29 (28,75) nel 2021 e nel 2022.

Non c’è un aumento dell’Iva quest’anno e non ci sarà nei prossimi anni. Come abbiamo dimezzato quest’anno le clausole le dimezzeremo nei prossimi anni”, ha detto Luigi Di Maio a Radio Capital. “Smentisco il fatto che abbiamo tagliato 4 miliardi di investimenti. Gli investimenti restano, alcuni vanno in flessibilità perché sono sul dissesto idrogeologico. La maggior parte degli investimenti che mettiamo sono legati al dissesto. La manovra per quanto riguarda gli investimenti resta ambiziosa”, ha detto inoltre.

“No, non l’abbiamo aumentata quest’anno e non l’aumenteremo nei prossimi anni“, ha detto Matteo Salvini.

“Anche questo modo di fare contabilità pubblica deve cambiare. Il fatto di aver evitato la procedura di infrazione – ha detto ancora il vicepremier Luigi Di Maio a Radio Capital –  mi rende molto contento, ma questa Europa deve cambiare e il 2019 con le elezioni europee deve essere l’occasione per eliminare una serie di convenzioni legate alla austerity che richiederanno nei prossimi anni un cambiamento epocale”. Così il vice premier Luigi Di Maio a Radio capital. “Va bene aver superato la procedura di infrazione, ma questa occasione ci continua a richiamare all’idea di dover cambiare l’Ue” spiega.

“Attraversare una procedura di infrazione – ha detto anche il premier Conte in una intervista al Corriere – che avrebbe messo sotto controllo i conti dell’Italia per sette anni, inutile negarlo, avrebbe avuto un costo politico molto elevato, e forse non del tutto prevedibile”, dice il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in un’intervista al Corriere della Sera, riflettendo sulla possibilità che con un ‘no’ della Commissione si sarebbe riaperta la discussione sulla permanenza dell’Italia in Ue e nell’euro. Questo però, precisa, “non è né sarà mai un obiettivo politico di questo governo”.

Intanto Pd e Leu hanno abbandonato i lavori della Commissione Bilancio del Senato sulla manovra. Il presidente Daniele Pesco (M5S) aveva da poco spiegato che la commissione non avrebbe avuto tempo per esaminare tutti gli emendamenti e probabilmente nemmeno per organizzare l’audizione dell’Ufficio parlamentare di bilancio. “La commissione è totalmente inutile, quindi vado in Aula. Il governo non vuol fare lavorare la commissione”, ha spiegato Vasco Errani (Leu). La commissione Bilancio del Senato ha interrotto i lavori sulla manovra lasciando spazio all’Aula che, come previsto, si è riunita alle 17.00. Dopo le proteste delle opposizioni, critiche per il mancato lavoro della commissione dove non è stato finora votato alcun emendamento, la presidente Elisabetta Casellati ha convocato la capigruppo che deciderà ora come proseguire.

“Se il Governo non avesse cambiato la manovra ci saremmo schiantati contro il muro, come Paese – ha scritto Matteo Renzi su Facebook -. Dunque la retromarcia è giusta e comprensibile. Ma fa impressione il modo tracotante con cui Di Maio e Salvini stanno spiegando agli italiani che in realtà non cambia niente”. “Ma perché non devono mai dire la verità? – scrive l’ex premier Pd – Basterebbe ammettere: ‘Abbiamo cambiato idea perché stavamo sbagliando. Rischiavamo troppo’. No, questi insistono a diffondere FakeNews. E dicono: tutto ok, non cambia niente, risalirei sul balcone. Pensano che tutti gli italiani si bevano le loro bugie. Davvero credono di poter trattare i loro connazionali come delle persone incapaci di intendere e di volere? I nodi stanno arrivando al pettine, il tempo dei cialtroni sta scadendo”, conclude.

“Stiamo seguendo i contenuti della Legge di Bilancio, rispetto ai quali non mancano elementi di preoccupazione, che ci auguriamo di poter veder superati”. Lo afferma il segretario generale della Cei, mons. Stefano Russo. “Vogliamo sperare che la volontà di realizzare alcuni obiettivi del programma di Governo non venga attuata con conseguenze che vanno a colpire fasce deboli della popolazione e settori strategici a cui è legata la stessa crescita economica, culturale e scientifica del Paese”, sottolinea la Cei.

Fonte: ANSA  –  http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2018/12/20/manovra-di-maio-bene-aver-evitato-linfrazione.-non-ce-aumento-iva_e222caa0-aaef-421a-a5a4-67c34542229f.html

Manovra, Ue: ‘Ci sono buoni progressi’. Conte: ‘Ok reddito e pensioni’. Spread a 266 punti, minimi da settembre

Vanno via a piedi, alla spicciolata, al termine della cena, intorno alla mezzanotte. Sorrisi tesi e un silenzio per loro inusuale, i vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini lasciano il ristorante del centro di Roma qualche secondo prima del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. E Salvini, il cappellino della protezione civile calcato sulla testa, rinvia al premier ogni domanda: “Parla Conte…”. Non solo la trattativa con Bruxelles prosegue ancora, ma le modifiche alla manovra per far scendere il deficit dal 2,4% al 2,04% sono da mettere nero su bianco. Perciò Conte, accompagnato dai cronisti nel tragitto dal ristorante fino a Palazzo Chigi, distilla poche parole. E sui tempi per una eventuale intesa risponde soltanto “vediamo”. A cena Conte – che è tornato a Roma proprio per proseguire il lavoro nel governo sulla manovra – aggiorna Di Maio, Salvini, Riccardo Fraccaro e Giancarlo Giorgetti, sul tavolo di confronto del pomeriggio con Jean Claude Juncker. “Non sono previste” questa mattina nuove riunioni a Palazzo Chigi, risponde Conte a chi lo interpella. E a Bruxelles, aggiunge, tornerà nel pomeriggio “per il Consiglio europeo”, non per altro. Ma la partita non è affatto chiusa. Di Maio, intanto, non rompe il silenzio che ha tenuto dopo l’annuncio di Conte sul taglio del deficit. E Salvini, tornato a casa, si concede un selfie sui social con un messaggio ai suoi follower: “Un buon caffè e notte serena amici, vi voglio bene”. Nessun accenno ad altro. La cena “è andata bene”, assicura il premier. Clima tranquillo? “Sì certo”, risponde. Prossimo passaggio? “Ci riposiamo un po’…”. Ma su come proseguirà il lavoro per cambiare la legge di bilancio e provare a evitare la procedura d’infrazione, non aggiunge molto di più. Ai vertici di M5s e Lega ci sarebbe più di un timore su come saranno reperite le risorse per far calare il deficit, a partire dai tagli su quota 100 e reddito di cittadinanza. E ora sarà corsa contro il tempo per portare le modifiche in Parlamento e approvare la legge di bilancio prima di Natale: “Confidiamo di riuscire, così facciamo delle feste più contenti…”, dichiara il premier. Ma l’intesa con Bruxelles non è chiusa, la partita è ancora lunga: eloquenti sono i silenzi.

“Buoni progressi” nell’incontro Juncker-Conte: la Commissione ora “valuterà la proposta ricevuta questo pomeriggio” dall’Italia. Lo fa sapere un portavoce della Commissione precisando che il lavoro proseguirà nei prossimi giorni.

Da 2,4 scesi a 2,04. Reddito e quota 100 restano, ha spiegato il premier. “Confidiamo di portare a casa una soluzione positiva” con l’Ue. “Reddito di cittadinanza e quota 100 partiranno nei tempi previsti”. 

Calerà il deficit strutturale” e la “crescita sarà superiore alle nostre attese“, ha detto ancora il presidente del Consiglio al termine dell’incontro con Juncker. 

“La nostra proposta ci consente di dire che non tradiamo la fiducia degli italiani e che rispettiamo gli impegni presi con le misure che hanno maggiore impatto” come “quota 100 e reddito di cittadinanza”. 

Soddisfatto dell’incontro Conte-Juncker il ministro del Tesoro, Giovanni Tria.

Lo spread tra Btp e Bund apre in calo a 266 punti contro i 272 della chiusura di ieri sera ai minimi da fine settembre. Il rendimento del titolo decennale italiano scende al 2,94%.

Fonte: ANSA  –  http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2018/12/12/manovra-moscovici-gela-litalia-non-paragonabile-a-situazione-francia_13a9ebe5-0d65-4cf7-88b3-80ce23d5342c.html

“Convinceremo l’Ue”, il governo non cede

Nel giorno della bocciatura della Manovra da parte dei Commissari Ue, il governo reagisce assicurando il dialogo con le istituzioni europee, ma non cede. Assicurando il “confronto costruttivo” con l’Europa, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte indica come responsabile della bocciatura il “debito 2017, del precedente governo”, ma sottolinea come l’esecutivo sia convinto “della nostra manovra, che abbiamo ben meditato e impostato. Siamo convinti della solidità del nostro impianto di politica economica e quindi sarò ben disponibile a valutare con lui i passaggi successivi. Siamo tutti concentrati a realizzare le riforme che vanno bene al nostro Paese e confido di poter convincere anche i nostri interlocutori europei che questa è la strada migliore per noi e anche per l’Europa”.

Dal canto suo, il ministro dell’Economia Giovanni Tria risponde invece alle osservazioni dei commissari attraverso una nota, accogliendole “con rammarico”: il ministro prende atto del giudizio sul bilancio programmatico italiano, ma resta convinto “che esso assicuri il totale controllo dei nostri conti pubblici nei limiti della moderata politica espansiva resa necessaria dal rallentamento dell’economia europea ed italiana che noi vogliamo contrastare”. ”Ritengo che la drammatizzazione del dissenso tra Italia e Commissione europea danneggi l’economia italiana e di conseguenza l’economia europea”, ha ha continuato quindi il ministro. La manovra garantisce ”il totale controllo dei nostri conti pubblici” e ”l’obiettivo della riduzione del rapporto debito/pil più volte ribadito dal Governo”. ”Questa considerazione è alla base del nostro impegno a continuare il dialogo con la Commissione alla ricerca di una soluzione condivisibile nell’interesse reciproco”. Lo afferma il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, in una nota, rispondendo alle osservazioni dell’Unione europea sulla manovra.

Apprendendo la notizia, Matteo Salvini ha commentato con sarcasmo: “E’ arrivata la lettera di Bruxelles? Va bene, aspettiamo quella di Babbo Natale”. “C’era qualche indicazione… avevamo quasi sospettato…”, aggiunge poi scherzando con i cronisti alla Camera. “Risponderemo – prosegue il ministro dell’Interno -. C’è questo scambio epistolare ormai fitto, spiegheremo più nel dettaglio le riforme strutturali, il codice degli appalti, la sburocratizzazione, le spese per gli investimenti. Loro si occupano molto di spesa corrente, di legge Fornero, però c’è anche una spesa per investimenti assolutamente notevole e quindi contiamo sul fatto che ci lascino lavorare serenamente”. Dopo le europee “sicuramente cambieranno gli equilibri sia in Parlamento che in Commissione”, nota Salvini.

Il ministro dell’Interno smentisce che il verdetto della commissione Ue sulla manovra possa condizionarne il contenuto e imporre dei correttivi. “No assolutamente – sottolinea -, io non temo alcun condizionamento da parte della Ue, tanto più che a maggio si vota… Noi abbiamo la fiducia degli italiani”.

Riguardo all’ipotesi di sanzioni Ue per la manovra, Salvini sottolinea: “Mi sembrerebbe veramente irrispettoso nei confronti del popolo italiano, che è un contribuente netto a suon di decine di miliardi di euro. Sanzionare chi ti paga decine di miliardi per una manovra economica di crescita mi sembrerebbe strano”. “Siamo convinti dei numeri che abbiamo messo in manovra e li portiamo avanti. Fra un anno ne riparliamo”. Sempre con questa maggioranza? “Ovvio”, risponde il segretario leghista.

Anche il vicepremier Luigi Di Maio tiene il punto su Facebook: “Sia noi che l’Europa vogliamo la stessa cosa: ridurre il debito. E l’Unione europea si convincerà che, per raggiungere l’obiettivo, abbiamo scelto l’unica strada che funziona: aiutare le famiglie e le imprese, creare nuove opportunità di lavoro per i giovani. E’ così che l’Italia finalmente può crescere”.

Fonte: ADNKronos  –  https://www.adnkronos.com/soldi/economia/2018/11/21/convinceremo-governo-non-cede_E1Fo4lcBTZaTd9PDIHzPEO.html?refresh_ce

Tria avverte: ‘Programma nei limiti del bilancio’. Salvini: ‘Andremo oltre numeri Ue’

Il G20 ”e’ stata un’occasione per spiegare le intenzioni del governo italiano, e l’accoglienza e’ stata ”sempre molto positiva”. Lo afferma il ministro dell’economia, Giovanni Tria, a margine dei lavori del G20. Tria ha spiegato la ”volonta’ di applicare il programma del governo mantenendosi ovviamente quei limiti di bilancio necessari per conservare la fiducia dei mercati ed evitare l’instabilita”’.

Parole che il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, commenta così in una intervista al ‘Corsera’: ‘Ci hanno eletti per cambiare, se gli italiani avessero voluto proseguire sulla linea di Monti, Letta, Padoan, Renzi e Gentiloni avrebbero votato in modo diverso. Cercheremo di cambiare anche alcuni numeri scelti a tavolino da Bruxelles, che molti Paesi Ue ignorano bellamente”.

Salvini ribadisce che: ‘Di sicuro la manovra di autunno sarà diversa rispetto a quella degli ultimi anni, e daremo le prime significative risposte sulla riduzione delle tasse”.

“Si narra di una contrapposizione con il ministro dell’Economia, io non la vedo”. Lo afferma il vicepremier e ministro del lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi di Maio, al termine di un incontro con gli ambasciatori del G20. Nelle dichiarazioni del Ministro Giovanni Tria che la legge di bilancio deve rispettare le disponibilità, continua Di Maio, “vedo tutti i margini che ci dobbiamo ancora conquistare dall’Unione europea e che pretendiamo per rimettere a posto un’Italia che ha 3 milioni di persone che non riescono a mangiare”.

Fonte: ANSA  –  http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2018/07/23/tria-avverte-programma-nei-limiti-del-bilancio.-salvini-andremo-oltre-numeri-ue_d6fb8cf8-65a4-43e2-807c-7782f7d79e9a.html