Contro le aspettative, l’economia tedesca cresce nel terzo trimestre del 2019 dello 0,1%. Lo riferisce l’Ufficio federale di Statistica di Wiesbaden. La Germania schiva così il pericolo di entrare in recessione dopo aver chiuso il secondo trimestre con una contrazione dell’economia dello 0,2% (rivista al ribasso rispetto al -0,1% stimato in precedenza).
La congiuntura economica si è stabilizzata, rileva l’istituto per la ricerca economica Ifo. Un impulso importante, rispetto al trimestre precedente, è venuto dal consumo privato e dal rialzo dell’export, mentre l’import è rimasto ai livelli dei mesi precedenti, si legge nel documento dell’Ufficio federale di Statistica. Gli investimenti in immobili sono stati superiori a quelli del trimestre precedente mentre quelli in attrezzature sono diminuiti rispetto al trimestre precedente.
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Germania: economisti tagliano stime Pil
I cinque principali istituti economici tedeschi (Diw, Iwh, Ifo,Ifw e Rwi) hanno tagliato le stime di crescita della Germania per il 2019 e il 2020 in vista dell’indebolimento della domanda globale e del persistere delle tensioni commerciali. Per il 2020 la previsione sul Pil è stata tagliata all’1,1% dall’1,8% stimato nello scorso aprile. Per quest’anno si attende una crescita del Pil dello 0,5% (contro lo 0,8% previsto in precedenza), il livello più basso dal 2013. Il ministro delle Finanze Olaf Scholz, parlando alla tv pubblica ARD, ha comunque assicurato che il Paese sarebbe in grado di gestire una nuova crisi economica, anche se non c’è da aspettarsi di rivivere una situazione simile a quella del 2008/2009. “Siamo ben preparati perché abbiamo buone risorse finanziarie. Se ci sarà una crisi saremo in grado di prendere contromisure, ma al momento la prospettiva è solo di una crescita più debole”, ha detto.