Dl fisco al via, da lotta a evasione ad Alitalia

E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto fiscale che accompagna la manovra di Bilancio, cui il governo prevede porti in dote 6,5 miliardi di euro. Il testo, con molte delle norme sulla lotta all’evasione, entra in vigore da domani anche se alcune misure scatteranno solo nel 2020, come la limitazione del contante da 3.000 a 2.000 euro che si applicherà dal prossimo luglio.

Molte le norme che avranno impatto sulla vita degli italiani: il calo della soglia del contante e l’aumento degli anni di carcere per gli evasori per i quali scende anche la soglia per far scattare le manette; poi una forte spinta all’uso dei pagamenti con la carta, attraverso la lotteria degli scontrini e soprattutto con un ‘bonus’ che scatterà nel 2021 per alcune tipologie di pagamento fatte in modo tracciabile.

In 60 articoli sono contenute alcune delle misure ‘principe’ della manovra. Arriva la prima sforbiciata alla detrazioni fiscali per i reddito sopra i 120 mila euro e una riduzione del secondo acconto della dichiarazione dei redditi per le partite Iva che applicano gli Isa, gli indici che hanno sostituito gli studi di settore. Ma sul ‘treno veloce’ del decreto prendono posto anche il rifinanziamento da 400 milioni per l’Alitalia che vuole accompagnare l’ultimo tratto della cessione della compagnia e anche le attese regole sui seggiolini antiabbandono.

Il ‘cuore’ del provvedimento, più tecnico e ostico da sintetizzare, è quello della lotta all’evasione. Garantisce 3 miliardi del gettito previsto. E’ previsto anche un aumento del carcere, con una riduzione delle soglie che fanno scattare il reato e un aumento degli anni di prigione: 8 anni se si superano i 100 mila euro con una dichiarazione fraudolenta. Prevista poi la confisca, anche di quote societarie, per le società che evadono. Il faro viene puntato sul settore dei carburanti, una filiera che – racconta l’ultimo rapporto sull’evasione fiscale – vede letteralmente evaporare una parte del gettito che invece dovrebbe alimentare le casse dello stato. Ci sono le trattenute dei subappalti. Quindi le compensazioni indebite tra crediti e debiti fiscali, per i quali vengono posti alcuni paletti.

Sull’uso del contante, il governo punta a un cambio culturale. Si vuole limitarne l’uso per consentire la tracciabilità dei pagamenti e quindi rendere più difficile celare i guadagni. Il tetto al contante scende a 2.000 euro dal prossimo luglio e poi a 1.000 euro l’anno successivo. C’è poi una spinta all’utilizzo delle carte di pagamento: per i piccoli commercianti (sotto i 400 mila euro di ricavi) sarà previsto un credito d’imposta del 30% sulle commissioni pagate (e sanzioni se si rifiutano di accettare i pagamenti). C’è poi l’attuazione della lotteria degli scontrini, con sanzioni per i commercianti che si rifiuteranno di mettere il codice fiscale nei tagliandi di pagamento.

Fonte: ANSA  –  http://www.ansa.it/sito/notizie/flash/2019/10/26/-dl-fisco-pubblicato-in-gazzetta-da-domani-in-vigore-_02adb41f-6b70-4c2a-8aeb-3b5c6019ca65.html

Fisco: Mef, +5,7 mld entrate 9 mesi

Nel periodo gennaio-settembre 2018 le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica ammontano a 321.761 milioni di euro, segnando un incremento di 5.738 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+ 1,8%). Al risultato contribuiscono sia le imposte dirette (+1,5%) sia quelle indirette (+2,1%). Lo comunica il Mef.
Il gettito dell’IVA è cresciuto di 3.254 milioni (+3,7%) trainato, in particolare, della componente sugli scambi interni che aumenta di 2.681 milioni. In calo le entrate tributarie derivanti dalle attività di accertamento e controllo che si sono attestate a 7.160 milioni (-489 milioni, pari a -6,4%) di cui: 3.612 milioni (-17,5%) sono affluiti dalle imposte dirette e 3.548 milioni (+8,5%) dalle imposte indirette.

Fonte: ANSA  –  http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2018/11/05/fisco-mef-57-mld-entrate-9-mesi_5436eac9-3e30-4503-a22f-0816e335fb53.html

Fisco: Il 45% degli italiani dichiara un reddito sotto i 15mila

Il 45% dei contribuenti italiani dichiara fino a 15.000 euro e versa il 4,2% dell’Irpef totale mentre i “Paperoni” con oltre 300.000 euro di reddito sono 35.000 mila (lo 0,1%). E’ quanto emerge dalle rilevazioni del Mef sulle ultime dichiarazioni Irpef delle persone fisiche presentate nel 2017 (anno di imposta 2016).
Nella fascia tra 15 e 50mila euro si colloca invece il 50% dei contribuenti che dichiara il 57% dell’Irpef. Il 5,3% dichiara invece oltre 50.000 euro (39% dell’Irpef totale).
Il reddito complessivo totale dichiarato dagli italiani nel 2017 ammonta a circa 843 miliardi di euro (+10 miliardi rispetto all’anno precedente) per un valore medio di 20.940 euro, in aumento dell’1,2% rispetto al reddito complessivo medio dichiarato l’anno precedente. La regione con reddito medio più alto è la Lombardia (24.750 euro), mentre la maglia nera va alla Calabria (14.950 euro).

Fonte: ANSA  –  http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2018/03/28/fisco-45-italiani-sotto-15mila-euro_ef09db72-f791-4343-a825-4645f703fd79.html