Lagarde, prospettive Eurozona incerte, proseguire sostegni

“La situazione economica sembra migliore” di quanto non fosse un anno fa, “e possiamo aspettarci che migliori nel 2021. Nel breve termine, tuttavia, le prospettive economiche per l’area dell’euro rimangono circondate da incertezza a causa delle dinamiche della pandemia e la velocità delle campagne di vaccinazione.

Il grave impatto che la pandemia continua ad avere non solo sull’economia, ma su tutti gli aspetti della vita di molti europei, non ci permette di “celebrare” l’anniversario del PEPP”: lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde parlando al Parlamento Ue. “Un orientamento di bilancio ambizioso e coordinato resta fondamentale. – ha aggiunto – Le politiche fiscali nazionali dovrebbero continuare a fornire un sostegno fondamentale e tempestivo alle imprese e alle famiglie più esposte alla pandemia e alle misure di contenimento. Allo stesso tempo, queste misure dovrebbero, per quanto possibile, rimanere temporanee e di natura mirata per affrontare efficacemente le vulnerabilità e sostenere una rapida ripresa”.

 

Fonte: ANSA – ansa.it/sito/notizie/economia/2021/03/18/lagarde-prospettive-eurozona-incerte-proseguire-sostegni_179a29a2-806e-4ed7-99be-1c4650fb9605.html

Ue, Pil Italia +3,4% nel 2021, +3,5% nel 2022, Eurozona +3,8%

Il Pil italiano, crollato meno del previsto a -8,8% nel 2020, crescerà del 3,4% nel 2021 “a causa del riporto negativo del quarto trimestre 2020 e la partenza debole di quest’anno”. Lo scrive la Commissione Ue nelle previsioni economiche d’inverno che tagliano il rimbalzo stimato in autunno visti i dati migliori del 2020.

“Passo simile nel 2022 (3,5%) sulla base dello slancio guadagnato nella seconda metà dell’anno e della continua ripresa del settore servizi”, ma il Pil “non tornerà ai livelli del 2019 entro il 2022”. Le stime, però, non includono le misure del Next Generation EU che avrà un “considerevole” effetto di rialzo.
Nonostante l’Europa resti “nella morsa della pandemia” con la nuova ondata e le varianti che hanno costretto a nuove misure di contenimento, la Commissione Ue vede “luce alla fine del tunnel” grazie all’avvio dei programmi di vaccinazione che “danno motivo per un cauto ottimismo”. Bruxelles stima una crescita del +3,8% nel 2021 e 2022, sottolineando che ci si attende di tornare ai livelli pre-pandemia “prima di quanto previsto dalle stime dell’ autunno”, soprattutto grazie ad uno slancio più forte del previsto nella seconda metà del 2021 e nel 2022. I rischi, anche se “più bilanciati, restano comunque alti”.

Fonte: ANSA  –  https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2021/02/11/uepil-italia-34-nel-2021-35-nel-2022-eurozona-38_2694d0a0-6b29-4100-affb-dba125f05392.html

Il Pil nel 2020 giù dell’8,8%, meglio delle stime

Nel 2020 il Pil italiano è calato dell’8,8% (dato grezzo) mentre nel quarto trimestre del 2020 è sceso del 2% rispetto al trimestre precedente e del 6,6% rispetto al quarto trimestre del 2019. Lo rende noto l’Istat in base alle stime provvisorie.

Il dato è lievemente migliore delle attese che indicavano un calo del 9%.
Per il periodo ottobre-dicembre il consensus degli analisti indicava un calo tra il 2% e il 2,2%. In termini destagionalizzati nel 2020 il Pil italiano è sceso dell’8,9%.
Il Pil acquisito per il 2021, quello che si otterrebbe se la variazione di tutti e 4 i trimestri dell’anno fosse zero, è positivo, pari a +2,3%.
L’economia italiana, spiega l’Istat commentando i dati, registra, dopo il robusto recupero del terzo trimestre pari a +16%, una nuova contrazione nel quarto “a causa degli effetti economici delle nuove misure adottate per il contenimento dell’emergenza sanitaria. Tale risultato – continua l’Istituto di statistica – determina un ampliamento del calo tendenziale del Pil: da -5,1% del trimestre precedente a -6,6%”. Il quarto trimestre ha avuto due giornate lavorative in meno rispetto al trimestre precedente e una giornata lavorativa in più rispetto al quarto trimestre del 2019. La variazione congiunturale è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto in tutti i principali comparti produttivi, ovvero agricoltura, silvicoltura e pesca, industria e servizi. Dal lato della domanda, vi è un contributo negativo sia della componente nazionale (al lordo delle scorte), sia della componente estera netta.
“Oggi dalla Commissione Ue nuovo finanziamento all’Italia di 4,5 miliardi per il lavoro” nell’ambito del programma SURE di sostegno alla cig: lo annuncia su twitter il commissario all’economia Paolo Gentiloni.
Nel quarto trimestre 2020 torna in calo il Pil dell’Eurozona: -0,7% nella zona euro e -0,5% nella Ue-27. In Italia il calo è di -2%, il secondo più alto dopo l’Austria (-4,3%). Terza peggiore è la Francia (-1,3%). Sale invece in Lituania (+1,2%) e Lettonia (+1,1%). Il calo europeo, segnala Eurostat nella stima flash, segue il forte rimbalzo del terzo trimestre (+12,4% nella zona euro e +11,5% nella Ue-27).
“In base alle prime stime sulla crescita annuale per il 2020, basate sui dati trimestrali, il Pil nella zona euro è calato del 6,8% e nella Ue-27 del 6,4%”: è quanto sottolinea Eurostat nella nota che accompagna la stima flash sul Pil del quarti trimestre 2020.

Fonte: ANSA  –  https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2021/02/02/il-pil-nel-2020-giu-dell88-meglio-delle-stime_98631edb-a700-4078-902f-198c226928c2.html

Il Fmi taglia la stima sul Pil dell’Italia nel 2021, cresce del 3%

Il Fmi rivede al ribasso la stime di crescita per l’Italia nel 2021. Dopo una contrazione inferiore alle attese nel 2020, quando il Pil è calato del 9,2% rispetto al -10,6% previsto in ottobre, l’economia quest’anno crescerà del 3,0%, ovvero 2,2 punti percentuali in meno delle previsioni precedenti.

Nel 2022 il Pil è stimato crescere del 3,6%, l’1,0% in più alle stime di ottobre.

Il Fmi rivede al ribasso le stime di crescita per il 2021 di Germania, Francia e Spagna. La locomotiva tedesca è attesa crescere del 3,5% quest’anno (-0,7 punti percentuali rispetto alle stime di ottobre) e del 3,1% nel 2022 (invariata). Il pil francese è previsto crescere del 5,5% nel 2021 (-0,5 punti), per segnare un +4,1% nel 2022 (+1,2 punti). Per la Spagna il Fmi stima un Pil in crescita quest’anno del 5,9% (-1,3 punti) e del 4,7% nel 2022 (+0,2).

Il Pil di Eurolandia crescerà nel 2021 meno delle attese, segnando un +4,2%, ovvero 1 punto percentuale in meno rispetto alle previsioni di ottobre. Per il 2022 la crescita è stata invece rivista al rialzo di 0,5 punti al 3,6%. Lo afferma il Fmi, prevedendo per gli Stati Uniti un pil in aumento quest’anno del 5,1%, ovvero 2 punti percentuali in più rispetto alle stime di ottobre. Nel 2022 la crescita americana è stata invece rivista al ribasso di 0,4 punti rispetto alle attese al 2,5%.

L’economia mondiale viaggia a una velocità superiore alle attese dopo essersi contratta nel 2020 del 3,5%, meno del 4,4% previsto in ottobre. Il Pil crescerà nel 2021 del 5,5%, 0,3 punti percentuali in più rispetto alle stime precedenti. Per il 2022 il Fondo conferma una crescita del 4,2% (invariata rispetto alle stime precedenti). La ripresa, avverte comunque il Fmi, è “incompleta” con l’attività economia che “resta ben al di sotto dei livelli pre-pandemia” e soggetta a una forte “incertezza”.

Le perdite complessive per la produzione mondiale a causa del coronavirus, rispetto alle previsioni pre-pandemia, ammontano a 22.000 miliardi di dollari nel periodo 2020-2025. Lo afferma il capo economista del Fmi, Gita Gopinath, sottolineando che la contrazione economica mondiale del 2020 seppur inferiore alle attese (-3,5% invece del -4,4% previsto in precedenza) resta la peggiore dalla Grande Recessione. “150 paesi nel 2021 avranno redditi pro capite inferiori ai livelli del 2019”, aggiunge Gopinath, stimando che nel 2020-2021 circa 90 milioni di persone scivoleranno nella povertà estrema.

“E’ necessario agire rapidamente per un ampio accesso ai vaccini e medicinali” contro il Covid per “correggere le profonde disuguaglianze che esistono al momento”. Lo afferma il capo economista del Fmi, Gita Gopinath, sottolineando come le nuove varianti del virus “ricordano come la pandemia non è finita fino a quando non è finita ovunque”. Il Fondo, mette in evidenza, stima che la fine della crisi sanitaria aumenterà i redditi globali di 9.000 miliardi con benefici per tutti i paesi, inclusi 4.000 miliardi per le economia avanzate.

Fonte: ANSA  –  https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2021/01/26/il-fmi-taglia-la-stima-sul-pil-italia-2021-cresce-del-30_9ff106f8-71d1-4f60-8487-a709815b5a49.html

La Bce si conferma flessibile

La Bce si conferma flessibile nell’adottare un’azione di politica monetaria appropriata, se e quando necessario. Secondo quanto è emerso oggi dai verbali della riunione di settembre, c’è stato un ampio consenso tra i membri del board della Banca centrale europea sul fatto che non vi fosse spazio per l’autocompiacimento.

Le prospettive a medio termine per la stabilità dei prezzi presentavano rischi chiave al ribasso, principalmente legati alle implicazioni economiche e finanziarie ancora incerte della pandemia, ha sottolineato Francoforte. In particolare, l’Istituto centrale ha notato che l’inflazione è rimasta costantemente al di sotto dei livelli coerenti con l’obiettivo di inflazione e che le aspettative di inflazione sono rimaste a livelli modesti. L’inflazione nell’Eurozona è scesa ulteriormente sotto lo zero, attestandosi a -0,3%, e il tasso di base ha raggiunto il minimo storico dello 0,2%

“Sebbene i dati fossero nel complesso positivi, suggerendo una forte ripresa dell’attività nell’area dell’euro sostanzialmente in linea con le aspettative precedenti”, hanno affermato i banchieri centrali, “i rischi hanno continuato a essere orientati al ribasso e la forza della ripresa è rimasta circondata da una significativa incertezza”.

In questo contesto, il Consiglio direttivo resta disponibile ad adeguare tutti gli strumenti per garantire che l’inflazione si muova verso il suo obiettivo in “modo sostenuto”. Sebbene il Pepp, il programma di acquisti per l’emergenza pandemica, sia attualmente considerato lo strumento principale per fornire ulteriori accomodamenti per la politica monetaria, ulteriori tagli ai tassi ufficiali e modifiche alle condizioni delle operazioni Tltro fanno parte degli strumenti per fornire ulteriori accomodamenti della politica monetaria, se necessario.

Riguardo al Pepp è stata sottolineata l’importanza di mantenere salda la linea sugli annunci precedenti per quanto riguarda la dotazione complessiva che è attualmente di 1350 miliardi. Al tempo stesso, secondo quanto è emerso dalle minute, è stato osservato che il ritmo degli acquisti mensili potrebbe essere ridotto a fronte di minori tensioni sui mercati finanziari. “Questo permetterebbe un rafforzamento dei buffers in caso dovessero riemergere turbolenze di mercato e frammentazione”.

Inoltre, è stato rilevato che da luglio si è registrato un netto apprezzamento del tasso di cambio dell’euro che ha avuto un “impatto significativo” sulle prospettive di inflazione nelle proiezioni dello staff della Bce a settembre. I membri ritengono che un ulteriore apprezzamento del tasso di cambio costituisca un rischio sia per la crescita sia per l’inflazione. Dunque, “è importante evitare l’autocompiacimento e la percezione tra gli investitori che la direzione dei movimenti del tasso di cambio fosse una scommessa unidirezionale”.

Per Citigroup la Bce potrebbe espandere il suo programma di acquisto di obbligazioni per il coronavirus entro dicembre, ma è improbabile che ciò influisca materialmente sull’euro. In particolare, gli economisti di Citigroup si aspettano che la Bce ampli il programma di acquisti di emergenza di 500 miliardi di euro per sostenere l’economia della zona euro fino al 2021. “Riteniamo che le implicazioni per l’euro siano limitate in un momento in cui
l’attenzione è rivolta alla ripresa globale”, hanno concluso a Citigroup. Al momento il cambio euro/dollaro viaggia a 1,17644 (+0,07%).

È invece improbabile, secondo Spyros Andreopoulos, economista senior di Bnp Paribas Markets 360, che Francoforte “segua formalmente il nuovo approccio all’inflazione della Fed a un target di inflazione media, una strategia per compensare prezzi troppo bassi in passato. L’esperto di Bnp Paribas, citato dall’agenzia Mf-DowJones, non esclude completamente una mossa di questo tipo, ma pensa che non sia probabile. La Bce può, tuttavia, “affermare che sarà più tollerante con un’inflazione superiore al 2%”, ha concluso Andreopoulos.

 

Fonte: Milano Finanza – https://www.milanofinanza.it/news/la-bce-si-conferma-flessibile-202010081419206993

Bce: Lagarde, ripresa incerta, disomogenea e incompleta

Nell’Eurozona “la riprese economica resta molto incerta, disomogenea ed incompleta”. Lo ha detto la presidente della Bce, Christine Lagarde, parlando all’Assemblea Parlamentare franco-tedesca, sottolineando che “tutto dipenderà dall’evoluzione della pandemia e dalle misure di contenimento” adottate dai Paesi. La numero uno della Bce ha aggiunto che “l’economia ha ancora bisogno di quel sostegno se la ripresa deve continuare e rafforzarsi ulteriormente”. Lagarde ha quindi spiegato che “l’incertezza del contesto attuale richiede una valutazione molto attenta delle informazioni in arrivo, compresi gli sviluppi dei tassi di cambio, in relazione alle conseguenze sulle prospettive d’inflazione nel medio termine” e in quest’ottica “il Consiglio Direttivo è pronto ad adeguare, come opportuno, tutti i suoi strumenti, per assicurare la convergenza dell’inflazione verso il suo obiettivo”. “Se vengono intraprese le azioni giuste ora – ha detto poi Lagarde-, questa crisi può essere un’opportunità per noi per creare le condizioni per una crescita più inclusiva, più verde e più digitale.

Fonte: ANSA  –  https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2020/09/21/bce-lagarde-ripresa-incerta-disomogenea-e-incompleta_cb0a345e-2bb9-4dbd-b2e1-60f0e2cff4cc.html

Confindustria: rimbalzo parziale in terzo trimestre ,+9%

“Gli ultimi dati sull’economia italiana inducono a confermare che nel terzo trimestre si registrerà una risalita del Pil di circa il +9%, contenuta rispetto al crollo nel primo e secondo (-17,6%). L’attività resta quindi compressa molto sotto i livelli pre-Covid”. Lo afferma Confindustria nella Congiuntura flash dove parla di rimbalzo “parziale e tormentato”.

Secondo l’associazione degli imprenditori nel 2020 il PIL si attesterà tra -10 e -11% con un “rimbalzo parziale e tormentato” nel terzo trimestre e “un recupero lento della domanda interna” mentre l’export è atteso in frenata e Eurozona è in ripresa “tra luci e ombre”.

Fonte: ANSA  –  https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2020/09/11/confindustria-rimbalzo-parziale-in-terzo-trimestre-9-_c848d975-4433-4097-8d4a-33b8979a63e8.html

La Bce lascia i tassi fermi a zero. Tasso su depositi a -0,50%

La Banca Centrale Europea lascia invariati i tassi d’interesse: il tasso principale rimane fermo a zero, il tasso sui depositi resta a -0,50% e il tasso sui prestiti marginali a 0,25%. Lo comunica la Bce dopo la riunione di politica monetaria. La Bce continuerà gli acquisti di debito col programma per l’emergenza pandemica ‘Pepp’ “almeno fino a giugno 2021” o “fino a quando la Bce non considererà l’emergenza da coronavirus terminata”, conducendoli “in maniera flessibile nel tempo, per classi di asset e fra i paesi”. Lo conferma il consiglio direttivo dopo la riunione. Il consiglio direttivo della Bce “è pronto a regolare tutti i suoi strumenti, come opportuno, per assicurare la convergenza dell’inflazione verso il suo obiettivo in maniera sostenibile”. Lo ribadisce una nota della Bce dopo la riunione di politica monetaria.

“L’Eurozona necessita ancora di un ampio stimolo monetario” – ha detto la presidente della Bce, Christine Lagarde. “I dati economici nell’Eurozona indicano un forte rimbalzo dell’attività economica anche se il livello è più basso rispetto al periodo pre-pandemico ” , ma “le prospettive della ripresa continuano ad essere circondate da incertezze a causa dell’emergenza coronavirus”. La Bce rivede in meglio le stime di crescita dell’Eurozona per quest’anno a -8% da -8,7% stimato a giugno. Quindi +5% nel 2021 e +3,2% nel 2022. Le stime di giugno della Bce vedevano il Pil a -8,7% quest’anno, quindi +5,2% nel 2021 e +3,3% nel 2022.

Fonte: ANSA  –  https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2020/09/10/borsa-europa-fiacca-in-attesa-bce-sale-leuro_521e0309-7047-4e2c-ae34-ecdeccdbb618.html

 

Ue, calo record Pil Italia -11,2% nel 2020

Il Pil 2020 in Italia scenderà a -11,2%, il peggior calo dell’Unione, per risalire al 6,1% nel 2021: sono le nuove stime sulla crescita secondo le previsioni d’estate della Commissione Ue. Il Covid-19 e le misure di contenimento hanno provocato una “profonda contrazione” dell’economia italiana, e il blocco della produzione avrà un impatto sull’attività economica “ancora più pesante nel secondo trimestre” rispetto al primo, scrive Bruxelles. Nel terzo trimestre, in assenza di una seconda ondata di contagi, “l’attività economica riprende aiutata dalle politiche” del governo. La produzione industriale riprenderà “più rapidamente”, ma turismo e tutte le attività associate impiegheranno più tempo. La spesa dei consumatori dovrebbe riprendere dalla metà dell’anno, e il sostegno della cassa integrazione o di altri schemi dovrebbe ridurre l’impatto della crisi sui salari. Ma gli investimenti delle aziende “rimarranno depressi quest’anno, data la alta incertezza sul fronte della domanda e la necessità delle aziende di conservare liquidità”, nonostante i prestiti garantiti, crediti fiscali e altre forme di sostegno. Per l’Italia, conclude Bruxelles, “le stime di crescita restano soggette a rischi al ribasso, e un crollo del mercato del lavoro protratto, una volta che le misure di emergenza sono terminate, potrebbe frenare l’attesa ripresa”.

Il Pil della zona euro scenderà a -8,7% nel 2020, per risalire al 6,1% nel 2021: sono le nuove stime sulla crescita secondo le previsioni d’estate della Commissione Ue. I dati peggiori per il 2020 sono quelli di Italia (-11,2%), Spagna (-10,9%), Francia (-10,6%). Per Bruxelles si tratta di “una recessione ancora più profonda” delle attese, e con “divergenze più ampie”.

La Commissione europea presenta le previsioni economiche d’estate. A maggio le stime indicavano, per il 2020, una flessione del Pil dell’Eurozona del 7,7% (-9,5% per l’Italia) e un rimbalzo del 6,3% nel 2021 (6,5% il dato italiano). Le nuove previsioni, presentate dal commissario Ue per l’Economia, Paolo Gentiloni, certificheranno la gravità della situazione economica causata dalla pandemia a dieci giorni dal nuovo vertice Ue per trovare un accordo sugli aiuti previsti nel Recovery Fund per superare la recessione.

Fonte: ANSA  –  https://www.ansa.it/europa/notizie/rubriche/altrenews/2020/07/07/la-commissione-ue-presenta-le-nuove-previsioni-economiche-la-diretta-alle-10_186fe8ce-fddd-4e62-8852-ea01336f2e90.html

Bce: netto ribasso stime Pil, in 2020 atteso calo 8,7%

Nello scenario di base delle proiezioni sul Pil annuo dell’Eurozona ci si attende un calo in termini reali pari all’8,7% nel 2020 e un suo recupero del 5,2% nel 2021 e del 3,3% nel 2022. Lo scrive la Bce nel Bollettino economico spiegando che “rispetto all’esercizio di marzo 2020 condotto dagli esperti della Bce, le prospettive per la crescita del Pil in termini reali sono state riviste notevolmente al ribasso di 9,5 punti percentuali per il 2020 e al rialzo pari, rispettivamente, a 3,9 e 1,9 punti percentuali per il 2021 e il 2022”.

La contrazione causata dal COVID-19 è stata eterogenea nei vari Paesi e fra le maggiori economie dell’area dell’euro “si è registrato un calo dell’attività economica più marcato in Francia, Italia e Spagna che in Germania e nei Paesi Bassi”. Lo scrive la Bce nel Bollettino economico sottolineando che nell’area dell’euro “l’impatto delle misure di chiusura si è tradotto in una marcata contrazione della produzione industriale” che a “marzo 2020 ha subito una flessione senza precedenti dell’11,3% rispetto al mese precedente e del 3,3% nel primo trimestre del 2020 rispetto al precedente”.
742 banche europee hanno attinto 1.310 miliardi di euro tramite il Tltro III, ossia le operazioni di rifinanziamento più a lungo termine varate dalla Bce per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Lo comunica la Bce pubblicando i risultati di questa nuova edizione di prestiti che beneficia di tassi particolarmente favorevoli disposti dall’Eurotower per incentivare il sostegno del sistema bancario all’economia reale.

Fonte: ANSA  –  https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2020/06/18/bce-netto-ribasso-stime-pil-in-2020-atteso-calo-87-_96c9227e-0703-4c9a-9f5d-aac39cbf6a7f.html