Bce: si prepara a euro digitale ma decisione ancora non presa

La Bce si prepara all’emissione di un euro digitale intensificando le attività al riguardo anche se il “Consiglio direttivo non ha ancora assunto una decisione” e aprirà il prossimo 12 ottobre una consultazione pubblica “per confrontarsi con i cittadini il mondo accademico, il settore finanziario e le autorità pubbliche”.

L’Eurotower “ha pubblicato oggi un rapporto approfondito sulla possibile emissione di un euro digitale” che si affiancherebbe al contante, senza sostituirlo. L’Eurosistema continuerà a emettere contante in ogni caso. Per il Presidente della BCE Christine Lagarde. “I cittadini europei stanno ricorrendo sempre di più alla tecnologia digitale nei loro comportamenti di spesa, risparmio e investimento. Il nostro ruolo è mantenere la fiducia nella moneta, assicurando anche che l’euro sia pronto ad affrontare l’era digitale. Dovremmo essere preparati all’emissione di un euro digitale qualora ce ne fosse bisogno”.

“L’introduzione di un euro digitale sosterrebbe la spinta dell’Europa verso la continua innovazione, contribuendo inoltre alla sua sovranità finanziaria e al rafforzamento del ruolo internazionale dell’euro”. Lo Fabio Panetta, Membro del Comitato esecutivo della Banca centrale europea e Presidente della task force che ha redatto un rapporto approfondito sulla possibile emissione di un euro digitale sottolineando come “la tecnologia e l’innovazione stanno cambiando il modo in cui consumiamo, lavoriamo e interagiamo con gli altri”.

 

Fonte: ANSA – https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2020/10/02/bcesi-prepara-a-euro-digitale-ma-decisione-ancora-non-presa_bf90bba8-165a-4fc3-9f16-70b8228db8ac.html

L’autocritica di Juncker: ‘Austerità avventata’

Al via alla Plenaria a Strasburgo alla seduta solenne per celebrazione i 20 anni dell’Euro. Presenti in aula oltre al presidente dell’Eurocamera Antonio Tajani il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, il presidente della Bce Mario Draghi, il presidente dell’Eurogruppo Mario Centeno, il presidente della Commissione problemi economici e monetari dell’Eurocamera Roberto Gualtieri, oltre all’ex presidente della Bce Jean-Claude Trichet.

Durante la crisi del debito “c’è stata dell’austerità avventata, ma non perché volevamo sanzionare chi lavora e chi è disoccupato: le riforme strutturali restano essenziali”. Così il presidente della Commissione Ue Juncker, nel suo intervento in aula a Strasburgo per la celebrazione dei vent’anni dell’euro. 
Non siamo stati sufficientemente solidali con la Grecia e con i greci” durante la crisi del debito.  “Mi rallegro di constatare che la Grecia, il Portogallo ed altri Paesi – ha aggiunto Juncker – hanno ritrovato se non un posto al sole”, almeno “un posto tra le antiche democrazie europee”.

Oggi la maggior parte delle sfide sono globali e possono essere affrontate solo insieme. È questa unione che è la sovranità del mondo, la sovranità che altrimenti andrebbe perduta in questo mondo globalizzato. È proprio in questo senso che la moneta unica ha dato a tutti i membri dell’area euro la propria sovranità di politica monetaria, rispetto agli accordi monetari preesistenti”, ha detto il presidente della Bce Mario Draghi al Parlamento Europeo. Alle 16 Draghi terrà il discorso introduttivo in occasione della presentazione del report annuale della Bce 2017.

Di Maio, le lacrime di coccodrillo di Juncker non mi commuovono – “Il Presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, inizia a sentire il terreno mancargli sotto i piedi a pochi mesi dalle elezioni europee” ma “le lacrime di coccodrillo non mi commuovono. Juncker e tutti i suoi accoliti hanno devastato la vita di migliaia di famiglie con tagli folli mentre buttavano 1 miliardo di euro l’anno in sprechi come il doppio Parlamento di Strasburgo. Sono errori che si pagano”. Così Luigi Di Maio in un post sul blog delle Stelle. 

Fonte: ANSA  –  http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2019/01/15/mario-draghi-al-parlamento-europeo_4ebb535d-e94c-4014-8ac2-80c3c1c5e177.html

Manovra italiana sotto lente Ecofin. Dombrovkis: ‘Pronti ad applicare regole Patto’

“La Commissione ha introdotto una comunicazione sull’uso della flessibilità, e l’Italia è il Paese che più ne ha beneficiato. Ora, il problema è che le discussioni sulla bozza di manovra vanno in una direzione che sostanzialmente oltrepassa questa flessibilità, e Juncker ha detto che dobbiamo applicare le regole del Patto. Ed è quello che la Commissione è pronta a fare”. Lo ha detto il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis, chiarendo le parole del presidente Juncker.

“Juncker ha detto che dobbiamo essere rigidi ed equi” con l’Italia, ed “applicare le regole del Patto”, perché “abbiamo enfatizzato molte volte che dato che l’Italia ha il secondo debito in Ue dopo la Grecia e il più alto costo per il servizio del debito nella Ue è importante che si attenga a politiche di bilancio responsabili per mantenere i tassi ad un livello accettabile”, ha spiegato Dombrovskis.

“Spero che non ci sia bisogno di entrare in queste speculazioni, ho visto molte dichiarazioni, anche contraddittorie su questo”, ha risposto Dombrovskis a chi gli chiedeva come replicasse a chi in Italia parla di uscita dall’euro. “Sulla sostanza non ho molto di nuovo da dire oggi: discutiamo con il Governo italiano, ma i piani presentati non sembrano rispettare il Patto. E’ tutto quello che possiamo dire a questo punto”, ha aggiunto.

Presidenza Ue Austria, Italia chiarisca, euro è famiglia  – “C’è la necessità di chiarire” da parte dell’Italia quali siano i suoi piani di bilancio, perché “c’è una discussione tra gli stati membri” in quanto “l’Eurogruppo è un Unione monetaria, siamo insieme in questa famiglia e dobbiamo risolvere insieme la situazione della stabilità”. Lo ha detto il ministro delle finanze austriaco che ha la presidenza di turno Ue dell’Ecofin H. Loeger. “Se ci sono regole devono essere rispettate, queste sono le aspettative che ho sentito anche da parte degli altri altri stati membri”.

‘Ci aspettiamo Tria convinca Governo’  – “Abbiamo regole comuni e mi aspetto che Giovanni Tria, dopo tutti i bilaterali di ieri, sia pronto a rafforzare la discussione anche a livello italiano”: lo ha detto il ministro dell’economia austriaco e presidente di turno dell’Ecofin, Hartwig Loger, rispondendo a chi gli chiedeva cosa si aspetta dall’Italia. Loger ha poi invitato anche gli investitori ad attendere: “Teniamo a mente che è il 15 ottobre la data in cui si può decidere in che direzione si può reagire” alla manovra italiana.

Fonte: ANSA  –  http://www.ansa.it/europa/notizie/rubriche/altrenews/2018/10/02/manovra-italiana-sotto-lente-ecofin_3a34995d-73b5-4f72-8163-a4e3b143e9fa.html

Tria tranquillizza sull’euro, ma lo spread torna a 240

‘La linea del governo è che l’euro non è in discussione’, il ministro dell’Economia Tria parla da Lussemburgo e tenta di rassicurare i mercati che vivono però una giornata di tensione: seduta ampiamente negativa per la Borsa di Milano con l’indice Ftse Mib ha chiuso in perdita del 2,02% a 21.673 punti. Lo spread a due anni ha toccato nel primo pomeriggio un picco di 161 prima di rallentare a 157; quello a 10 anni è arrivato a 240. Fiammata anche in mattinata, attribuita da alcuni operatori alla nomina di due ‘euroscettici’ come i leghisti Borghi e Bagnai alla presidenza rispettivamente delle commissioni Bilancio della Camera e Finanze del Senato. Bagnai commenta: ‘E’ dovuto ad altri fattori, altrimenti sarei preoccupato come risparmiatore’.

Analisti, torna pressione con nomine e parole Salvini –  “Le nomine alle commissioni hanno avuto un impatto che si è visto stamane sul mercato e che non lascia tranquilli. Quanto alle dichiarazioni di Salvini, visto il suo ruolo di vicepresidente del Consiglio e il peso che ha con Di Maio nell’orientare le politiche di governo, sono tornate a spaventare gli operatori, che erano stati rassicurati da Tria e contribuiscono a tenere alto il livello di attenzione sull’Italia soprattutto dall’estero”. Così Vincenzo Longo, analista di Ig, spiega la reazione della Borsa alle parole del ministro degli Interni che – insieme alla notizia di Claudio Borghi e Alberto Bagnai alla presidenza rispettivamente delle commissioni Bilancio della Camera e Finanze del Senato e della Camera – ha allarmato gli investitori paventando il taglio del contributo dell’Italia al bilancio Ue se non ci sarà un accordo sull’immigrazione e indicando lo smantellamento della riforma Fornero entro fine anno. “All’estero non hanno la profondità di giudizio che abbiamo noi. Ogni giorno abbiamo investitori presenti a Londra che ci chiedono aggiornamenti sulla politica italiana”, aggiunge Longo. “Oggi è tornata la volatilità che si era vista a fine maggio ora che, al di là degli slogan elettorali, gli operatori finanziari vogliono vedere il governo in azione”. Sulla stessa linea Anna Benassi, capo della ricerca sull’azionario italiano di Kepler Chevreux. “Dobbiamo convivere con le esternazioni dei politici. Se qualcuno corre dietro alle dichiarazioni del momento, c’è da chiedersi se per i mercati conta di più quello che dice sulla futura manovra finanziaria Salvini o Di Maio o Tria e perché non Conte? Quel che conta è farsi un’opinione sulla manovra considerando i vincoli che abbiamo: lasciamoli parlare e li valuteremo quando faranno la manovra”, afferma Benassi convinta che in giornata più che l’allargamento dello spread “sul calo dei titoli bancari pesano le richieste di francesi e tedeschi sul target di sofferenze/impieghi”. “I mercati sono fatti da operatori, alcuni professionali ma altri no, come nel retail no, e certe affermazioni influenzano i comportamenti che tendono ad amplificarsi anche in modo irrazionale”, sottolinea Alessandro Allegri, ad di Ambrosetti AM Sim. “Sicuramente per le tensioni sull’azionario italiano e sull’obbligazionario interno l’impatto delle vicende politiche è importante e caratterizza in modo significativo i movimenti a breve termine”, prosegue a proposito del cambio di rotta di Piazza Affari dopo Matteo Salvini e la nomina di Bagnai e Borghi. Equita vede “una rinnovata pressione sull’Italia” e individua “i due problemi” che stanno agitando i mercati nei “migranti” e nelle “finanze pubbliche”. E’ il commento di Gianni Piazzoli, esperto politico del broker, che a proposito della pressione in vendita sui bond italiani cita la nomina di Bagnai e Borghi “entrambi definiti euroscettici”. “C’è la sensazione – afferma l’analista di Equita – che il controllo della Lega su questioni economiche all’interno del Parlamento sia molto significativo a questo punto”.

Fonte: ANSA  –  http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2018/06/21/tria-tranquillizza-i-mercati-euro-non-in-discussione_38c42306-9c16-422c-97a1-96b5ee454ac6.html

Savona, rafforzare i pilastri dell’Ue: mercato comune ed euro

Rafforzare i due pilastri dell’Ue, mercato comune ed euro. Lo ha detto il ministro per gli Affari Europei, Paolo Savona, in un passaggio del suo intervento di apertura della conferenza internazionale Cooperation Project 2, promossa dal Comitato per la lotta contro le frodi nei confronti dell’Ue. “Due pilastri su cui si fonda l’Unione europea sono il mercato comune e l’euro. L’uno implica”, l’altro ha sottolineato Savona, “noi chiediamo il rafforzamento di questi due pilastri al servizio dei cittadini europei. Questa iniziativa è pertanto una tappa indispensabile”.

A proposito delle frodi contro l’Ue, Savona ha detto che queste “sono una violazione delle regole di buon funzionamento del mercato comune ben noto agli economisti. Il mio collega al Mit di Cambridge, George Akerlof, ha vinto il Premio Nobel dell’economia principalmente per aver scritto nel 1970 un saggio breve sull’argomento (The market of Lemons, ndr). La lotta alle frodi è un compito indispensabile per quell’Europa più forte e più equa che si prefigge di raggiungere il Governo di cui faccio parte”.

La Cooperation Project 2 è organizzata dal Comitato per la lotta contro le frodi nei confronti dell’Ue, che opera presso il Dipartimento Politiche Europee e dal Comando Generale della Guardia di Finanza.

Fonte: MilanoFinanza  –  https://www.milanofinanza.it/news/savona-rafforzare-i-pilastri-dell-ue-mercato-comune-ed-euro-201806081126343209