Ue: Gualtieri,possibile ok a dicembre a regole Recovery

“Il negoziato in trilogo è in corso e non sembra indicare questioni particolarmente insolubili. C’è una prospettiva concreta di arrivare a una sintesi e dunque all’adozione del regolamento sul Rrf (Recovery and Resilience Facility) in prima lettura durante la plenaria del 14-17 dicembre”.

Così il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri in audizione in videoconferenza davanti alle commissioni Senato sugli esiti degli ultimi Ecofin. Il ministro ha ricordato che sul Rrf, lo “strumento principale del pacchetto da 750 miliardi per la ripresa”, si è raggiunto “un accordo politico tra i Paesi in sede Ecofin lo scorso 6 ottobre e devono essere accolte con soddisfazione le tante proposte migliorative fatte”.

“Tutta l’Europa ha bisogno che il Net generation Eu parta, sono fiducioso che questa situazione verrà superata”.

“E’ immaginabile che il trilogo si concluderà nei tempi previsti” ma “resta questo scoglio di questo stop improprio dato dai due paesi alle risorse proprie per motivi esterni che noi giudichiamo sbagliata e auspichiamo possa essere superata rapidamente”. Il ministro ha definito la posizione di Polonia e Ungheria “doppiamente impropria”, sia per i contenuti dell’intesa perché sullo stato di diritto si è raggiunto “un compromesso equilibrato”, sia perché si “trasferisce l’insoddisfazione” da una procedura in cui non è previsto il veto, al veto sulle risorse proprie.

 

Fonte: ANSA – https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2020/11/19/ue-gualtieripossibile-ok-a-dicembre-a-regole-recovery_959d0c53-deeb-457a-a905-9c03cf5ea8de.html

Recovery: Ok dell’Ecofin al compromesso tedesco sulla governance

BRUXELLES – L’Ecofin ha approvato, a maggioranza qualificata, il testo di compromesso sulla governance del Recovery fund presentato dalla presidenza tedesca. Il ministro tedesco Olaf Scholz lo ha annunciato al termine della riunione, nonostante lo scetticismo di diverse delegazioni che avrebbero voluto riaprire il testo. Tra queste Lussemburgo, Irlanda e Olanda, che chiedevano di aggiungere un legame chiaro, con un esplicito riferimento, alle raccomandazioni del 2019. Scholz non ha accolto la richiesta di riaprire il testo, ritenendo più urgente andare avanti per avviare i negoziati con il Parlamento Ue anche su questo punto.

“Il compromesso messo sul tavolo dalla presidenza tedesca su diversi aspetti della governance del Recovery fund “è buono, ognuno avrebbe i suoi punti da spingere ma anche se vorremmo migliorare” alcuni aspetti, “tutti dovremmo mettere a da parte la necessità di rivedere il testo, noi siamo pronti a mettere da parte le nostre richieste per sostenere il compromesso. E invito gli altri a dare un segnale politico ai cittadini”: era stato l’appello in mattinata del ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri. Gualtieri ha spiegato che l’Italia vorrebbe migliorare alcuni aspetti come la “lunghezza delle procedure” per avere l’ok ai fondi, ma “sono questioni minori” rispetto al “beneficio maggiore” di avere un accordo in fretta. Anche perché, come la Bce ha ricordato, “la ripresa è incompleta, non equilibrata, ed è quindi importante che il negoziato vada a avanti”, ha aggiunto.

“Accordo all’Ecofin sul regolamento del Recovery Resilience Facility. Tempi certi e assenza di potere di veto per le procedure di pagamento, il 10% di anticipo sarà sul totale delle quote spettanti” del RecoveryFund, ha scritto Gualtieri su Twitter.

“E’ cruciale che i fondi del Recovery si possano utilizzare mentre la crisi è ancora in corso”, quindi la presidenza tedesca “ha come obiettivo principale concludere un accordo ambizioso sul Next Generation EU che sosterrà gli investimenti, le riforme e l’innovazione”, ha detto il ministro delle finanze tedesco, Olaf Scholz, prima dell’inizio dell’Ecofin.

Il ministro olandese dell’economia, Wopke Hoekstra, ha invece chiesto ai colleghi dell’Ecofin alcuni miglioramenti sul testo di compromesso sulla governance del Recovery fund. “Chiediamo un esplicito riferimento alle raccomandazioni specifiche del 2019, perché quelle del 2020 da sole sono insufficienti. Poi vogliamo un legame più forte tra raccomandazioni e Patto di stabilità”, ha detto Hoekstra durante il suo intervento. Inoltre, l’Olanda “non accetterà un annacquamento” della procedura che prevede di coinvolgere gli sherpa dell’Ecofin (Cef) nella decisione sugli obiettivi da raggiungere per sbloccare le tranche di finanziamento.

“La ripresa è incerta e incompleta a causa della pandemia, ci sono focolai ovunque nonostante le diverse misure prese dai governi, abbiamo avuto un forte rimbalzo a maggio, giugno e luglio ma ad agosto e settembre abbiamo perso slancio”, ha detto il vicepresidente della Bce, Luis De Guindos, ai ministri dell’Ecofin. De Guindos ha quindi ricordato che sul Recovery “la tempistica è fondamentale, dobbiamo trovare un terreno comune molto in fretta”.

Intervenendo alla plenaria del Parlamento europeo, il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha detto: “Ci troviamo in un processo democratico ed istituzionale e dobbiamo far sì che nei prossimi anni attraverso il bilancio pluriennale europeo ed il Recovery, l’Unione Europea possa disporre degli strumenti necessari per attuare quello in cui crediamo. Continueremo nel dialogo e nel rispetto reciproco a lavorare e negoziare con voi, Parlamento europeo, per essere all’altezza e trovare delle soluzioni e assumerci le nostre responsabilità e rispondere alle attese dei cittadini europei e a tutti quelli che nel mondo credono nel progetto europeo, nel suo valore aggiunto”.

 

Fonte: ANSA – https://www.ansa.it/europa/notizie/qui_europa/2020/10/06/recovery-ok-dellecofin-al-compromesso-tedesco-sulla-governace_3044b19e-ce5b-438d-b726-6f807209ab57.html

Ok da Ecofin a nuova lista nera dei paradisi fiscali

L’Ecofin ha approvato la nuova lista dei paradisi fiscali: oltre ai cinque già presenti (le Samoa americane, Guam, Samoa, Trinidad e Tobago e le Isole Vergini) vengono aggiunte Aruba, Barbados, Belize, le Bermuda, Dominica, Fiji, Isole Marshall, Oman, Emirati Arabi e Vanuatu.
Tutte giurisdizioni che non hanno attuato gli impegni annunciati entro la scadenza data dalla Ue. Altri 34 Paesi restano sulla lista ‘grigia’ per essere monitorati, mentre 25 sono stati rimossi.

E non c’è accordo all’Ecofin sul testo di compromesso sulla web tax Ue presentato dalla presidenza romena, e quindi si arena ancora una volta l’idea di procedere con una tassa solo europea. I lavori per una tassazione delle imprese digitali proseguiranno quindi a livello Ocse”.

Fonte: ANSA – http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2019/03/12/ok-ecofin-a-nuova-lista-nera-paradisi_938ec977-a9c2-47fb-9182-6a87ba945043.html

Manovra: Tria: ‘Ora decisioni politiche’. Conte: ‘Stallo su manovra? Mio è silenzio operoso’

“Le parole hanno un peso, il mio è un silenzio operoso e virtuoso”. Lo afferma il premier Giuseppe Conte rispondendo ai cronisti sullo stallo in commissione Bilancio sulla manovra. Il capo del governo si è recato alla kermesse dell’Anfia a piedi da Palazzo Chigi.

Il ministro dell’economia, Giovanni Tria, interverrà in commissione Bilancio della Camera questa sera “tra le sette e le otto”. Lo ha annunciato il presidente della commissione, Claudio Borghi, durante i lavori sulla legge di bilancio. La presenza del ministro era stata richiesta dalle opposizioni alla luce della trattativa con la Commissione europea che potrebbe portare ad una revisione dei saldi.

Il dialogo “va avanti”, ha detto Tria al termine dell’Ecofin, ora sono “necessari atti concreti, studiamo soluzioni varie” ma “è necessario prendere decisioni politiche”.

Ulteriore slittamento nell’aula della Camera dell’esame della manovra: dai gruppi parlamentari si apprende che la discussione generale avrà inizio alle 20. Era stata, precedentemente, fissata per le ore 14. In Transatlantico si ipotizza che la fiducia possa essere posta giovedì mattina.

Nella notte via libera della commissione Bilancio all’introduzione di livelli minimi e massimi per l’indennizzo delle vittime di reati violenti e assegna 10 mln l’anno fino al 2021 per le vittime di usura. “Per le vittime di reati violenti – aggiunge l’emendamento – l’indennizzo per ciascun avente diritto è del 50% dell’importo liquidato dal giudice con un tetto massimo di 50 mila euro. L’indennizzo sarà corrisposto nella misura di 40mila euro nel caso risulti ignoto l’autore del reato o nel caso non sia stata chiesta una provvisionale in sede penale”.

La carta d’identità elettronica potrà essere richiesta anche alle Poste con l’obiettivo di accelerare le procedure laddove risultino ritardi di mesi (come a Roma). Lo prevede un emendamento alla manovra approvato in commissione Bilancio. Il Viminale potrà stipulare convenzioni “con soggetti dotati di una rete di sportelli diffusa su tutto il territorio nazionale che siano Identity provider e che abbiano la qualifica di certification authority accreditata dall’Agenzia per l’Italia digitale”. In pratica Poste, spiega il sottosegretario Massimo Garavaglia.

Via libera della commissione Bilancio della Camera all’incremento del tempo pieno nella scuola primaria, previsto da un emendamento alla legge di bilancio. Le modalità dell’aumento saranno stabilite con decreto del ministro dell’istruzione entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge. Per assicurare l’allungamento di orario è autorizzato un aumento di spesa “corrispondente a 2.000 posti aggiuntivi”. Il costo della misura è di circa 24 milioni di euro nel 2019, crescenti gli anni successivi

Salta fondo riservato a assistenza sanitaria a migranti – Le proposte di modifica si concentrano così sui capitoli più diversi e spesso su norme settoriali.

SALTA VINCOLO SUI FONDI PER CURARE I MIGRANTI – Dal 2019 le Regioni potranno spendere anche per altri scopi i fondi, circa 30 milioni, finora vincolati a garantire l’assistenza sanitaria agli stranieri non iscritti al Servizio sanitario nazionale. La proposta dei relatori non è stata ancora votata. Ma, assicura il M5s, non c’è “volontà di sottrarre fondi: rispondiamo a una richiesta delle Regioni di non perdere risorse non utilizzate”. STOP A SCUDO BANCHE – I cittadini truffati potranno fare causa agli istituti di credito anche se otterranno il risarcimento. L’emendamento è stato votato da tutti i partiti.

STRETTA SPOT SCORRETTI SANITÀ – Stop a “qualsiasi elemento di carattere promozionale o suggestionale” negli spot di strutture sanitarie private, incluse le società di odontoiatri.

SANZIONI CONTRO LAVORO NERO – Aumentano, dal 10% al 20%, le sanzioni per violazioni in materia di lavoro.

STRETTA SU ORARI SLOT, CONTROLLO AI COMUNI – Grazie all’informatizzazione sarà più facile per i comuni controllare gli orari di funzionamento di slot e vlt. Sì anche a stabilire criteri omogenei proprio sugli orari in tutta Italia.

CAMERE COMMERCIO, OK A ASSUNZIONI – Dal primo gennaio, e fino al completamento delle procedure di mobilità, potrà essere assunto nuovo personale. Il tetto di spesa corrisponde ai risparmi per le uscite.

VERSO AUMENTI PER IPER-AMMORTAMENTO – I relatori chiedono di aumentare l’iper-ammortamento per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro al 280%.

LSU, NORMA IN SENATO – Il ministero del Lavoro conferma che sarà presentato al Senato l’emendamento che consentirebbe ai Comuni di avviare percorsi di stabilizzazione di lavoratori

LSU. INCENTIVI PER CONDUCENTI AUTOTRASPORTO – Arriva un rimborso del 50% delle spese sostenute per la patente e delle abilitazioni professionali per la guida dei veicoli. L’incentivo sarà dato dalle imprese, che a loro volta potranno detrarre fino a 3 mila euro per ciascun periodo d’imposta.

FONDO PER MINORANZE CRISTIANE PERSEGUITATE – Due milioni l’anno nel biennio 2019-2020 per finanziare interventi messi in campo dalla cooperazione italiana allo sviluppo.

25 MILIONI A AEROPORTO REGGIO CALABRIA – Le risorse in due anni servono a ristrutturare e mettere in sicurezza l’aeroporto. FONDI PER G20 – Arrivano 39 milioni in 4 anni “per le attività logistico-organizzative” del G20 in Italia.

SCONTI FISCO PER CANI GUIDA – Arriva una detrazione “forfettaria” di 1.000 euro per sostenere le spese “dei non vedenti per il mantenimento dei cani guida”.

VERSO OK FONDI MOBILITÀ DISABILI – Un nuovo, accorato, appello in commissione Bilancio della Camera, del deputato M5S Matteo Dall’Osso, che ha raccolto le firme anche delle opposizioni, per ottenere un fondo ad hoc per la mobilità e l’accessibilità per le persone con disabilità. Appello che alla fine ottiene la promessa del governo di “un accantonamento in previsione di poter dare una risposta favorevole”. 

Fonte: ANSA  –  http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2018/12/04/manovra-camera-domani-esame-dalle-20_b6353d8d-2d17-4e79-9fc1-2d82739fdacb.html

Manovra, Dombrovskis: ‘Se non cambia pensiamo a procedura’

La Commissione Ue “sta considerando” la procedura per debito contro l’Italia e per questo sta anche preparando il rapporto sul debito. “Lo abbiamo fatto anche gli anni scorsi, concludendo che l’Italia era sostanzialmente in linea con i requisiti del Patto e quindi non abbiamo aperto la procedura. Ma in questo caso, se il Documento programmatico di bilancio non cambia materialmente, dobbiamo riconsiderare le conclusioni”: lo ha detto il vicepresidente della Commissione, Valdis Dombrovskis. 

La correzione della manovra italiana dovrà essere “considerevole”: lo ha detto il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis. “Numericamente l’Italia avrebbe dovuto assicurare un miglioramento del deficit strutturale di 0,6% invece c’è un peggioramento di 0,8%. Pari a una deviazione dell’1,4%. E’ una deviazione molto ampia“, ha aggiunto.

Intanto il ministro dell’Economia Giovanni Tria ha lasciato la riunione dell’Ecofin in anticipo sulla fine dei lavori, per rientrare a Roma. Il ministro non ha quindi partecipato al tradizionale incontro con la stampa, previsto alla fine della due giorni di lavori.

Arrivando all’Ecofin, a chi gli chiedeva quali saranno i prossimi passi, ha risposto: “Il dialogo continuerà, certo abbiamo qualche disaccordo ma questo non vuol dire che non possiamo avere un dialogo costruttivo tra la Commissione Ue e l’Italia, è una cosa abituale tra i Paesi e la Commissione”.  “Dobbiamo spiegare alla Commissione, ma non posso anticipare ora la risposta” sulla manovra che verrà data entro il 13 novembre a Bruxelles come richiesto, ha aggiunto.

“Ci aspettiamo una risposta forte e precisa da parte del governo italiano” e i prossimi passi “dipendono dalla qualità della risposta, la palla è nel campo dell’Italia” da cui “attendiamo una manovra rivista, e il primo punto è quindi averne una”, ha detto il commissario Ue agli affari economici, Pierre Moscovici all’arrivo all’Ecofin. “Il 13 novembre non è la fine del mondo ma solo un nuovo passo”, ha aggiunto, però “una cosa è essere flessibili nell’interpretazione delle regole, un’altra è essere fuori dalle regole”.

Fonte: ANSA  –  http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2018/11/06/tria-qualche-disaccordo-ma-dialogo-con-ue-continua_009e922d-4328-4ab2-b630-52a6aee0312c.html

Ecofin conferma, a Italia serve 0,3%

L’Ecofin ha approvato le raccomandazioni specifiche per Paese pubblicate dalla Commissione Ue a maggio, e che per l’Italia chiedono “uno sforzo strutturale di almeno lo 0,3% del Pil nel 2018, senza alcun margine aggiuntivo di deviazione sull’anno”. Questo perché “c’è un rischio di deviazione significativa” dal percorso verso l’obiettivo di medio termine. Nel 2019, scrive il Consiglio, “dato il debito sopra il 60%”, l’aggiustamento richiesto è dello 0,6%. L’Italia, “a una prima valutazione, si prevede che non rispetterà la regola del debito nel 2018 e 2019”. Inoltre, “l’elevato debito pubblico implica che ampie risorse siano assegnate a coprire i costi per servire il debito, a detrimento di misure ce aiutano la crescita incluse istruzione, innovazione e infrastrutture”. In generale, “il Consiglio è del’opinione che le misure necessarie dovrebbero essere prese dal 2018 per rispettare le indicazioni del Patto. Sarebbe prudente anche l’uso di entrate inattese per ridurre il debito”.

Fonte: ANSA  –  http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2018/07/13/ecofin-conferma-a-italia-serve-03_f4f08b87-f557-4d29-9321-abd600fafde5.html