Banche, stress test decisivi per i dividendi. Ma la vera priorità è il credito

La Vigilanza Bce riapre alle cedole caso per caso in base ai buffer di capitale che emergeranno dagli esami di venerdì 30 luglio. L’intreccio tra le richieste degli investitori e l’esigenza di finanziare la ripresa dell’economia

Anche la Vigilanza Bce vara la sua riapertura e lo fa rimuovendo il divieto alla distribuzione dei dividendi delle banche, introdotto come misura di emergenza all’inizio della crisi indotta dal Covid.

Il ritorno a una nuova normalità in materia di cedole e buy back azionari, pur con una serie di condizionalità che porterà la Vigilanza a distinguere tra banca e banca, è certamente una buona notizia per gli investitori e per gli azionisti delle banche che pazientemente hanno atteso per oltre un anno la distribuzione degli utili pregressi.

Ora la decisione di Bce sui dividendi andrà esaminata congiuntamente con l’altro grande appuntamento bancario di luglio, ovvero l’esito degli stress test che la Vigilanza ha condotto insieme all’Eba e che sarà reso pubblico venerdì prossimo.

Concepiti nella fase più acuta della pandemia, quando ancora Bce paventava un rischio massimo di 1,3 trilioni di nuovi crediti deteriorati, gli stress test ipotizzano nello scenario più avverso un nuovo crollo del Pil nel prossimo biennio. Un esercizio teorico, dato che le previsioni sono invece (anche per la stessa Bce) di una sostenuta ripresa dell’economia anche grazie ai fondi di Next Generation Ue.

Il problema è che la Vigilanza Bce incorporerà l’esito degli stress test nelle richieste di capitale individuali (Srep) che le banche dovranno detenere nel 2022. Le ragioni della Vigilanza, sia nel caso degli stress test che nella scelta di condizionare i dividendi a valutazioni banca per banca, sono evidenti e trovano giustificazione nel timore che – dopo la fine delle moratorie sui crediti e il graduale esaurirsi dei prestiti garantiti dallo Stato – le banche abbiano capitale in abbondanza e sufficiente ad assorbire i nuovi Npl che saranno originati dalle aziende in crisi.

Fonte: Il Sole 24 ore –https://www.ilsole24ore.com/art/banche-stress-test-decisivi-i-dividendi-ma-vera-priorita-e-credito-AE8AMuY

Bankitalia, a stato 4,9 mld

La Banca d’Italia verserà allo Stato complessivamente 4,9 miliardi di euro fra dividendi del bilancio 2017 (pari a 3,365 miliardi) e imposte di competenza. E’ quanto ha annunciato il governatore Ignazio Visco nella relazione all’assemblea ordinaria dei partecipanti. Si tratta “di un livello superiore di circa 1,5 miliardi a quello, elevato, dello scorso anno” ha spiegato Visco.
L’utile 2017 della Banca d’Italia, pari a 3,895 miliardi di euro e in aumento di 1,2 miliardi rispetto al 2016, “è il risultato più elevato mai raggiunto dall’istituto” ed è stato spinto “dalle misure di politica monetaria (della Bce ndr) di natura straordinaria”. Lo afferma il governatore Ignazio Visco all’assemblea annuale secondo cui “il margine di interesse beneficia dei più elevati interessi attivi sui titolo di Stato acquistati per finalità monetaria”.

Fonte: ANSA  –  http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2018/03/29/bankitalia-a-stato-49-mld_dbd9b081-3e6c-4836-97f4-4eda0ab59904.html