Bce: Lagarde, urgente far partire il recovery

La Bce ritiene che il pacchetto Next Generation Eu sia centrale e sottolinea “l’urgenza che diventi operativo senza ritardo” con una ratifica “tempestiva” della decisione sulle risorse proprie che consentirà alla Commissione europea di emettere i bond per finanziarlo. Lo ha detto la presidente della Bce, Christine Lagarde, nella conferenza stampa dopo la riunione del Consiglio direttivo in cui si deciso di lasciare invariati il tasso principale a zero, il tasso sui depositi a -0,50% e il tasso sui prestiti marginali a 0,25%.

Il Consiglio della Bce ha anche deciso di proseguire gli acquisti del programma pandemico ‘Pepp’ per 1850 miliardi complessivi “almeno fino alla fine di marzo 2022 e “si aspetta che gli acquisti nel trimestre attuale siano condotti a un ritmo significativamente più alto”.

Le previsioni della Bce danno per probabile un calo del Pil dell’area euro nel primo trimestre di quest’anno, e una crescita positiva nel secondo, e Lagarde ha evidenziato che “il protrarsi della pandemia, inclusa la diffusione di mutazioni del virus, e le sue implicazioni per le condizioni economiche e finanziarie continuano ad essere fonti di rischi al ribasso”.

La Bce lascia tassi fermi a zero. Lagarde: “Serve ancora sostegno monetario”

Alla luce dell’attuale quadro “la Bce riconferma l’orientamento molto accomodante della sua politica monetaria”. Lo ha detto la presidente della Bce, Christine Lagarde nella conferenza stampa che segue il board, spiegando che serve quindi ancora “un ampio sostegno” monetario. La Banca Centrale Europea lascia, come da attese, i tassi d’interesse fermi: il tasso principale rimane a zero, il tasso sui depositi a -0,50% e il tasso sui prestiti marginali a 0,25%.

L’economia dell’Eurozona si è probabilmente contratta nel quarto trimestre del 2020, segnalando che l’area sembra avviata verso una doppia recessione, afferma Lagarde, sottolineando che gli economisti prevedono sempre più che la produzione si ridurrà anche in questo trimestre per l’inasprimento delle restrizioni decise dai governi per contrastare i contagi.

La campagna di vaccinazione “è un passo importante” per superare la pandemia ma il Covid “continua a porre dei gravi rischi per l’economia” e “nel quarto trimestre è attesa una contrazione del Pil”, ha detto Lagarde, sottolineando che “l’incertezza resta elevata”.

Lagarde ha anche chiarito che “ci vorranno anni prima che arrivi un euro digitale”.

La presidente della Bce ha sottolineato che deve essere messa a punto “la tecnologia” e deve essere inoltre “compatibile con la sovranità e la trasmissione di politica monetaria”. Per il presidente della Bce comunque “banconote e monete” coesisteranno con un euro digitale.

La Bce proseguirà gli acquisti nell’ambito del Programma di acquisto per l’emergenza pandemica (pandemic emergency purchase programme, PEPP) con una dotazione finanziaria totale di 1.850 miliardi di euro” e “condurrà gli acquisti netti di attività nell’ambito del PEPP almeno sino alla fine di marzo 2022 e, in ogni caso, finché non riterrà conclusa la fase critica legata al coronavirus”.

“Il Consiglio direttivo resta pronto ad adeguare tutti i suoi strumenti, ove opportuno, per assicurare che l’inflazione continui ad avvicinarsi stabilmente al livello perseguito, in linea con il suo impegno alla simmetria”, assicura la Bce.

Mercati azionari del Vecchio continente attorno alla parità dopo la boa di metà giornata, con un marginale peggioramento dopo le decisioni della Bce: Francoforte è di qualche frazione la migliore con una crescita dello 0,3%, seguita da Madrid che si muove sul pareggio, Milano in calo dello 0,05% con l’indice Ftse Mib e Parigi in negativo dello 0,3%. Gli operatori, dopo l’insediamento del nuovo presidente statunitense Biden, attendono soprattutto di verificare i tempi promessi per i nuovi piani di stimoli all’economia e alle campagne anti Covid 19, con i futures sull’avvio di Wall street poco sopra la parità. In questo quadro, a Francoforte Prosieben sale del 2,6% a 13,8 euro dopo il riassetto nella partecipazione di controllo di Mediaset (+1% a 2,16 euro) con Vivendi, non direttamente coinvolta nella partita ma in colloqui da tempo con il Biscione per trovare un accordo al loro lungo braccio di ferro, in aumento dello 0,7% a Parigi. Tra i titoli maggiori di Piazza Affari, Prysmian, Campari, Cnh, A2A e Diasorin mostrano rialzi ampiamente superiori al punto percentuale, mentre al contrario registrano cali più ampi dell’1% Unipol, Eni, Tenaris ed Hera. Scivola Leonardo, che scende del 2,7% faticando a tenere quota 6 euro.

Lo spread tra Btp e Bund si allarga a 117 punti dopo la Bce, come conseguenza soprattutto dell’aumento del rendimento del decennale italiano. Il tasso è salito allo 0,67% dopo essersi mantenuto l’intera mattina intorno allo 0,61%.

Covid: Lagarde, seconda ondata toccherà severamente l’economia

“In generale l’economia della zona euro sarà toccata severamente dalle conseguenze del rapido aumento dei contagi e dal ripristino delle misure di contenimento, ponendo rischi chiaramente al ribasso alle prospettive economiche a breve termine”: lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde parlando alla commissione e con del Parlamento Ue.

“Dopo un rimbalzo forte ma parziale e disomogeneo della crescita del Pil nel terzo trimestre, le ultime indagini e gli indicatori ad alta frequenza segnalano che l’attività economica dell’area dell’euro ha perso slancio nel quarto trimestre”, ha detto Lagarde. “La recrudescenza delle infezioni da Covid-19 sta pesando in particolare sull’attività del settore dei servizi, particolarmente vulnerabile alle misure di distanziamento sociale”, e se l’indice Pmi dice che la produzione manifatturiera ha continuato a migliorare, “l’attività del settore dei servizi si è ulteriormente indebolita ad ottobre”, con conseguenze avvertite soprattutto dai Paesi dipendenti dal turismo e dai viaggi.

Finora, ha spiegato Lagarde, le misure di sostegno prese dai governi hanno aiutato l’occupazione “ma non hanno prevenuto un aumento della disoccupazione in alcuni Paesi”. Inoltre, “i consumatori resteranno molto cauti in un ambiente altamente incerto, dato che le ramificazioni della pandemia stanno minacciando l’occupazione e le prospettive di reddito”.

“Gli investimenti pubblici e le riforme, soprattutto se orientati verso sfide a medio e lungo termine come la sostenibilità ambientale e la digitalizzazione, possono costruire un ponte verso una ripresa di successo e inclusiva”, per questo “il pacchetto Next Generation EU deve diventare operativo senza indugio. Le risorse aggiuntive del pacchetto possono facilitare politiche fiscali espansive, in particolare nei Paesi dell’area dell’euro con un margine di bilancio limitato”, ha detto Lagarde.

“Leggo sempre con interesse tutto quello che dicono i rappresentanti del Parlamento Ue e soprattutto i presidenti, la mia risposta è molto corta: tutto quello che va in quella direzione è contro i trattati, c’è l’articolo 103 che proibisce quel tipo di approccio e io rispetto i trattati”: lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde rispondendo a una domanda dell’eurodeputato Marco Zanni (Lega) sull’ipotesi di cancellazione del debito durante l’audizione alla commissione economica.

La ripresa economica mondiale potrebbe perdere slancio con il nuovo balzo dei casi di Covid-10. “L’incertezza e i rischi sono molto alti”. Lo afferma il Fmi in vista del G20 del fine settimana organizzato dall’Arabia Saudita.

 

Fonte: ANSA – https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2020/11/19/lagarde-seconda-ondata-tocchera-severamente-leconomia-_dd56bd52-13d2-4ab6-95b1-fecef8c2ae8d.html

Bce lascia i tassi fermi a zero

La Banca Centrale Europea lascia invariati i tassi d’interesse: il tasso principale rimane fermo a zero, il tasso sui depositi resta a -0,50% e il tasso sui prestiti marginali a 0,25%. Lo comunica la Bce dopo la riunione di politica monetaria. Nell’attuale scenario “con rischi chiaramente al ribasso, valuteremo i dati inclusa la dinamica della pandemia, le prospettive di diffusione di un vaccino e gli sviluppi nel mercato dei cambi e a dicembre sulla base dei dati la Bce “rivedrà i propri strumenti come adeguato”.

“La risalita dei contagi presenta nuove sfide ai sistemi sanitari e alle prospettive di crescita” dell’economia europea, e “la ripresa sta perdendo slancio più rapidamente del previsto”. Lo ha detto la presidente della Bce, Christine Lagarde, in conferenza stampa dopo il Consiglio direttivo.

Il “balzo significativo” dei contagi e le misure di contenimento prese da fine estate – ha detto Lagarde – fanno prevedere “un significativo indebolimento dell’attività economica nell’ultimo trimestre” dopo il rimbalzo del terzo trimestre.

Anche se l’Eurozona continuerà a vedere tassi d’inflazione negativi fino ai primi mesi del 2021 – ha detto ancora Lagarde – per via dei prezzi petroliferi e del taglio dell’Iva tedesco, “non vediamo deflazione, è inflazione negativa”.

La Bce fa molto conto sull’implementazione del Recovery fund, che consente alla politica monetaria e alla politica di bilancio europee di andare mano nella mano moltiplicandone l’impatto. E’ necessario che il Recovery fund – ha detto la presidente della Bce – sia accompagnato da spese “efficienti” e da riforme.

Il Consiglio direttivo – spiega un comunicato della Bce – “valuterà attentamente le informazioni che arrivano, inclusa la dinamica della pandemia, la prospettiva di diffusione di vaccini e gli sviluppi sul mercato dei cambi”. Le nuove stime macroeconomiche della Bce, a dicembre, “consentiranno una approfondita rivalutazione delle prospettive economiche” sulla base delle quali “il Consiglio direttivo ricalibrerà adeguatamente i suoi strumenti per rispondere alla situazione che si sta delineando”. Nel frattempo, la Bce conferma gli acquisti di titoli pubblici ‘Pepp’ da 1.350 miliardi “almeno fino a fine giugno 2021 e in ogni caso fino a quando non giudicherà che la fase di crisi del coronavirus è esaurita”. Confermati anche, fino a fine anno, i 20 miliardi al mese di acquisti tramite il rafforzamento da 120 miliardi di euro del vecchio programma App. Nel comunicato, che precede di pochi minuti al conferenza stampa della presidente Christine Lagarde, la Bce punta anche sui nuovi maxi-prestiti Tltro-3, la cui prossima asta è il 9 novembre, definendoli “una attraente fonte di finanziamento per le banche a sostegno dei prestiti a famiglie e imprese”.

 

Fonte: ANSA – https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2020/10/29/bce-lascia-i-tassi-fermi-a-zero_835db39b-f315-43b5-ac7c-438e975c2858.html

Bce: si prepara a euro digitale ma decisione ancora non presa

La Bce si prepara all’emissione di un euro digitale intensificando le attività al riguardo anche se il “Consiglio direttivo non ha ancora assunto una decisione” e aprirà il prossimo 12 ottobre una consultazione pubblica “per confrontarsi con i cittadini il mondo accademico, il settore finanziario e le autorità pubbliche”.

L’Eurotower “ha pubblicato oggi un rapporto approfondito sulla possibile emissione di un euro digitale” che si affiancherebbe al contante, senza sostituirlo. L’Eurosistema continuerà a emettere contante in ogni caso. Per il Presidente della BCE Christine Lagarde. “I cittadini europei stanno ricorrendo sempre di più alla tecnologia digitale nei loro comportamenti di spesa, risparmio e investimento. Il nostro ruolo è mantenere la fiducia nella moneta, assicurando anche che l’euro sia pronto ad affrontare l’era digitale. Dovremmo essere preparati all’emissione di un euro digitale qualora ce ne fosse bisogno”.

“L’introduzione di un euro digitale sosterrebbe la spinta dell’Europa verso la continua innovazione, contribuendo inoltre alla sua sovranità finanziaria e al rafforzamento del ruolo internazionale dell’euro”. Lo Fabio Panetta, Membro del Comitato esecutivo della Banca centrale europea e Presidente della task force che ha redatto un rapporto approfondito sulla possibile emissione di un euro digitale sottolineando come “la tecnologia e l’innovazione stanno cambiando il modo in cui consumiamo, lavoriamo e interagiamo con gli altri”.

 

Fonte: ANSA – https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2020/10/02/bcesi-prepara-a-euro-digitale-ma-decisione-ancora-non-presa_bf90bba8-165a-4fc3-9f16-70b8228db8ac.html

Il Mef colloca il Btp a 10 anni con la cedola più bassa della storia. Richieste per 5,7 miliardi

Il Mef ha chiuso a fine mattinata il collocamento di 4,5 miliardi di Btp a 10 anni, con scadenza ad aprile 2031. La cedola iniziale era dello 0,9% poi calata allo 0,89% grazie a 5,7 miliardi di euro di richieste del mercato, pari ad una copertura di 1,27 volte sull’offerta. Il coupon rappresenta, secondo gli analisti di Unicredit e di Marzotto Sim interpellati da milanofinanza.it, il minimo storico per un governativo italiano di questa lunghezza con cedola fissa. Oggi, intanto, il Btp 2030 sul mercato vede il rendimento stringersi dallo 0,88% allo 0,871%.

Dopo le elezioni regionali, che hanno visto come esito un bilanciamento fra Pd e Lega/Forza Italia alla guida di alcune delle maggiori regioni in Italia, il sentiment del mercato sui titoli di Stato è migliorato in modo significativo, “spingendo il rendimento a 10 anni e lo spread rispetto al Bund tedesco
a tornare ai livelli pre-Covid”. Ora il differenziale è in calo a 141,48 punti base.

Sono in corso anche altre aste questa mattina, compresa quella per 2-2,5 miliardi di euro di Btp (rendimento dello 0,5%) con scadenza a febbraio 2026 e 0,75-1,25 miliardi di CCTeu al febbraio 2024 per un totale in emissione, compreso il nuovo decennale, fra 6,75 e 8,25 miliardi di euro. “Non sono previsti rimborsi per sostenere l’asta”, ricordano gli analisti, “anche se questo fatto non dovrebbe creare troppa pressione considerato il mood piuttosto favorevole del mercato nei confronti del debito pubblico italiano”.

Il settore dei titoli governativi europei è sempre sostenuto dagli acquisti del Piano pandemico della Bce. Ieri la presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, in un discorso di fronte al Parlamento di Bruxelles, “ha usato toni assai cauti, definendo la ripresa incompleta e disuniforme e chiarendo che il Governing Council valuterà tutte le informazioni inclusi gli sviluppi sul cambio, e le misure verranno adeguate alla situazione”, spiega Giuseppe Sersale, strategist di Anthilia Sgr. Per l’esperto, questo “atteggiamento chiaramente improntato alla prudenza ha generato l’impressione che il fronte delle colombe abbia il sopravvento” nel board della Bce, e “che a dicembre vedremo espansioni del programma di acquisti”.

Sul fatto che i rendimenti dei titoli di Stato abbiano uno spazio di crescita limitato è convinta anche Robeco, società di asset management olandese, secondo cui i governativi americani decennali renderanno al massimo l’1,5% nei prossimi cinque anni, mentre in Germania e in Giappone non si andrà oltre lo 0,5%. Il tutto tenendo conto del leggero aumento dei tassi di interesse di fine periodo, quando la crescita inizia ad accelerare.

Ciò implica che, per chi investe in titoli di Stato, i rendimenti nominali saranno negativi in tutti i principali mercati. Un portafoglio bond governativi globali in euro potrebbe rendere una media pari al -0,75%. Di conseguenza è evidente che il decennale italiano attorno allo 0,9% e ancora in area investment grade, risulta essere piuttosto appetibile per chi, come i fondi pensione, cerca di mettere in portafoglio emissioni che abbiano ancora un rendimento positivo. Si consideri che il Bonos spagnolo equivalente restituisce lo 0,23% per non parlare del Bund tedesco al -0,53%.

 

Fonte: Milano Finanza – https://www.milanofinanza.it/news/il-mef-colloca-il-btp-a-10-anni-con-la-cedola-piu-bassa-della-storia-richieste-per-5-7-miliardi-202009291000024462

Lagarde: “Prospettive incerte, pronti ad aggiustare strumenti”

“L’impatto del Coronavirus si sente ancora nella zona euro, le imprese hanno difficoltà, le persone perdono il posto, le prospettive sul futuro restano incerte”, e “la ripresa resta incerta, incompleta e non equilibrata”: lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde parlando alla commissione economica del Parlamento Ue. I consumatori hanno ripreso a spendere ma “restano cauti per l’ansia sul loro lavoro e le prospettive sui salari”, e l’incertezza pesa anche sui piani di investimento delle imprese, ha aggiunto. Le ultime proiezioni della Bce, ha ricordato Lagarde, prevedono una crescita annua del Pil del -8% nel 2020, 5% nel 2021 e 3,2% nel 2022. “Il Pil dell’area dell’euro dovrebbe riprendersi ai livelli pre-crisi solo alla fine del 2022”, ma “la forza della ripresa resta fortemente dipendente dall’evoluzione della pandemia e dal successo delle politiche di contenimento. La crisi della sanità pubblica continuerà a pesare sull’attività economica e pone rischi al ribasso per le prospettive economiche”, ha aggiunto. “In questo contesto, gli schemi di sostegno al lavoro e le garanzie nazionali sui prestiti bancari rimangono fattori di fondamentale importanza per ridurre l’incertezza e attenuare l’impatto della pandemia”, ha detto Lagarde.

“Le misure di politica monetaria prese da marzo hanno fornito sostegno cruciale alla ripresa economica”, senza di esse “avremmo una contrazione più profonda e una riduzione dell’inflazione più severa”. Perciò “nell’ambiente attuale di elevata incertezza” il board dei governatori “resta pronto ad aggiustare i suoi strumenti, in modo appropriato, per assicurare che l’inflazione vada verso l’obiettivo in modo sostenuto, in linea con il suo impegno alla simmetria”: lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde alla commissione economica del Parlamento Ue.

“Ora è importante assicurare che i fondi del Next Generation EU siano usati non solo in tempo ma anche in modo da aumentare la crescita a lungo termine e sostenere gli obiettivi europei. Se riusciremo, Next Generation EU potrebbe essere il ‘game changer’ di cui l’Europa ha bisogno, in termini di modernizzazione, resilienza e prosperità”: lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde parlando alla commissione economica del Parlamento Ue

Europa torna a massimi con Lagarde, Francoforte +3% – Mercati azionari del Vecchio continente di nuovo ai massimi di giornata in parallelo all’audizione della presidente della Bce, Christine Lagarde, al Parlamento europeo. Francoforte sale del 3%, Parigi del 2,5%, Milano del 2,2% a 19.117 con l’indice Ftse Mib dopo un tetto di seduta raggiunto a quota 19.173. Più cauta Londra, che cresce comunque dell’1,7%. In Piazza Affari sempre molto forte Saipem in rialzo del 5,7%, con Unicredit e Banca Generali ora in aumento superiore ai quattro punti percentuali sempre con le ipotesi di aggregazioni nel settore del credito. In crescita attorno al 4% anche Mediobanca e Generali. In controtendenza Banco Bpm e Atlantia, entrambi negativi per qualche frazione di punto.

 

Fonte: ANSA – https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2020/09/28/recovery-lagarde-usare-fondi-in-tempo-e-per-crescita-_2604891a-f50d-4b62-aafe-6cdb92038721.html

Bce: Lagarde, ripresa incerta, disomogenea e incompleta

Nell’Eurozona “la riprese economica resta molto incerta, disomogenea ed incompleta”. Lo ha detto la presidente della Bce, Christine Lagarde, parlando all’Assemblea Parlamentare franco-tedesca, sottolineando che “tutto dipenderà dall’evoluzione della pandemia e dalle misure di contenimento” adottate dai Paesi. La numero uno della Bce ha aggiunto che “l’economia ha ancora bisogno di quel sostegno se la ripresa deve continuare e rafforzarsi ulteriormente”. Lagarde ha quindi spiegato che “l’incertezza del contesto attuale richiede una valutazione molto attenta delle informazioni in arrivo, compresi gli sviluppi dei tassi di cambio, in relazione alle conseguenze sulle prospettive d’inflazione nel medio termine” e in quest’ottica “il Consiglio Direttivo è pronto ad adeguare, come opportuno, tutti i suoi strumenti, per assicurare la convergenza dell’inflazione verso il suo obiettivo”. “Se vengono intraprese le azioni giuste ora – ha detto poi Lagarde-, questa crisi può essere un’opportunità per noi per creare le condizioni per una crescita più inclusiva, più verde e più digitale.

Fonte: ANSA  –  https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2020/09/21/bce-lagarde-ripresa-incerta-disomogenea-e-incompleta_cb0a345e-2bb9-4dbd-b2e1-60f0e2cff4cc.html

La Bce lascia i tassi fermi a zero. Tasso su depositi a -0,50%

La Banca Centrale Europea lascia invariati i tassi d’interesse: il tasso principale rimane fermo a zero, il tasso sui depositi resta a -0,50% e il tasso sui prestiti marginali a 0,25%. Lo comunica la Bce dopo la riunione di politica monetaria. La Bce continuerà gli acquisti di debito col programma per l’emergenza pandemica ‘Pepp’ “almeno fino a giugno 2021” o “fino a quando la Bce non considererà l’emergenza da coronavirus terminata”, conducendoli “in maniera flessibile nel tempo, per classi di asset e fra i paesi”. Lo conferma il consiglio direttivo dopo la riunione. Il consiglio direttivo della Bce “è pronto a regolare tutti i suoi strumenti, come opportuno, per assicurare la convergenza dell’inflazione verso il suo obiettivo in maniera sostenibile”. Lo ribadisce una nota della Bce dopo la riunione di politica monetaria.

“L’Eurozona necessita ancora di un ampio stimolo monetario” – ha detto la presidente della Bce, Christine Lagarde. “I dati economici nell’Eurozona indicano un forte rimbalzo dell’attività economica anche se il livello è più basso rispetto al periodo pre-pandemico ” , ma “le prospettive della ripresa continuano ad essere circondate da incertezze a causa dell’emergenza coronavirus”. La Bce rivede in meglio le stime di crescita dell’Eurozona per quest’anno a -8% da -8,7% stimato a giugno. Quindi +5% nel 2021 e +3,2% nel 2022. Le stime di giugno della Bce vedevano il Pil a -8,7% quest’anno, quindi +5,2% nel 2021 e +3,3% nel 2022.

Fonte: ANSA  –  https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2020/09/10/borsa-europa-fiacca-in-attesa-bce-sale-leuro_521e0309-7047-4e2c-ae34-ecdeccdbb618.html

 

Lagarde: ‘Covid non provocherà una nuova crisi dell’euro’

“Avremo le nuove stime nel giro di pochi giorni, ma è molto probabile che lo scenario più favorevole sia ormai fuori portata e che la caduta del Pil sarà a metà strada fra lo scenario intermedio (-8%) e lo scenario più grave, che è un po’ più di -12%”.
Lo ha detto allo European Youth Event 2020 la presidente della Bce, Christine Lagarde, parlando dell’impatto del Covid sul Pil dell’Eurozona nel 2020. Il Pil “calerà più che durante la grande crisi finanziaria: il calo fu fra -4 e -5%, ora sarà probabilmente il doppio. Dipenderà da quanto velocemente si esce dai lockdown, dalla gradualità della ripresa, dai settori colpiti”.

“No, la risposta è no”, ha detto la presidente della Bce in risposta alla domanda se la pandemia, provocando un forte indebitamento di alcuni Stati, provocherà una nuova crisi finanziaria dell’Eurozona. “Tutti i Paesi nel mondo hanno dovuto rispondere aumentando il proprio debito”; ha detto Lagarde. “Si sono dovute prendere delle misure di bilancio, qualunque cosa succeda. L’uso del debito non solo è raccomandato, ma è la strada da seguire”.

Fonte: ANSA  –  https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2020/05/27/lagarde-caduta-pil-eurozona-a-meta-strada-fra-8-e-12_138f335d-0505-4812-9cee-338389e4f17f.html