Moscovici, rispettare tempi democrazia in Italia, ma sul debito torniamo nel 2019

L’analisi del debito per l’Italia “suggerisce che la regola del debito è rispettata” e che il Paese è “ampiamente in linea con il braccio preventivo del Patto di stabilità nel 2017”. Lo scrive la Commissione Ue nelle raccomandazioni all’Italia.  Intanto il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis sottolinea: ‘l’apertura di una procedura” per il debito “non è necessaria oggi”, ma la Commissione ci ritornerà su ‘nella primavera del 2019, quindi non è la fine della storia’.

“Abbiamo deciso di non aprire una procedura per debito per l’Italia” conferma il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis. “Il messaggio politico per l’Italia  – ha detto Dombrovskis – è chiaro: deve continuare a ridurre il debito pubblico che è il secondo più alto dopo la Grecia, ma dalla nostra valutazione vediamo un ampio rispetto del Patto nel 2017 e della regola del debito”. 

Moscovici, rispettare tempi democrazia in Italia – “L’esperienza che abbiamo, trattandosi dell’Italia come degli altri paesi, è che dobbiamo rispettare la legittimità e i tempi democratici, dobbiamo aspettare la fine” del processo di formazione del nuovo governo e quindi “la Commissione non può e non deve pronunciarsi su annunci ma deve basarsi sull’attività legislativa” del futuro esecutivo. Così il commissario Ue agli affari economici Pierre Moscovici sulla situazione in Italia. “Mi auguro – ha aggiunto – che una cooperazione” con il futuro governo italiano che sia “basata sul dialogo, la comprensione e la reciprocità” perché “l’Italia è uno dei Paesi fondatori” dell’Ue “e al cuore dell’eurozona, ed è in questo quadro che deve iscriversi la sua traiettoria” futura.

Sfide Italia note, servono risposte credibili – “La situazione in Italia vede sfide ben note che aspettano risposta”, in particolare risolvere la questione del “debito è importante per l’avvenire dell’Italia e dei cittadini italiani, e questo necessita di risposte credibili” a cui “come amici e innamorati dell’Italia dobbiamo prestare attenzione” ha spiegato.

Fonte: ANSA  –  http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2018/05/23/ue-ok-conti-2017-italia-ha-rispettato-regola-debito_430b5b2e-2643-4313-b003-c161846da393.html

Eurostat: deficit Italia 2017 al 2,3%

Il dato del debito italiano è più basso anche rispetto alle ultime previsioni economiche della Commissione Ue, che lo vedeva al 132,1%, mentre il deficit è leggermente superiore rispetto a quello di 2,1% stimato da Bruxelles. Per l’intera Eurozona il debito pubblico continua a scendere attestandosi sull’86,7% dall’89% del 2016. Nella Ue-28 è calato dall’83,3% all’81,6%. Il più alto resta quello della Grecia (178,6%), seguito da Italia (131,8%), Portogallo (125,7%), Belgio (103,1%) e Spagna (98,3%). I più bassi invece in Estonia (9%), Lussemburgo (23%), Bulgaria (25,4%), Repubblica Ceca (34,6%), Romania (35%) e Danimarca (36,4%). Anche il deficit è in calo: nella zona euro è sceso dall’1,5% del 2016 allo 0,9% del 2017, e nella Ue-28 da 1,6% a 1%.

Fonte: ANSA  –  http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2018/04/23/eurostat-deficit-italia-2017-al-23_9b9be0d3-744d-4c9b-a582-202352059814.html

Pressione fiscale al 42% in Italia

Pressione fiscale in leggerissimo calo, ma resta sempre alta. Il prelievo nel 2017 si è attestato 42,5% del Pil, in flessione dal 42,7% del 2016. Lo rileva l’Istat nei conti trimestrali, aggiungendo che invece nel quarto trimestre la pressione fiscale è stata pari al 48,8%, in riduzione di 0,8 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. “I dati diffusi oggi dall’Istat confermano un quadro macro economico peggiore di quello previsto dal Def” denuncia Confesercenti commentando i dati diffusi dall’Istat. “Una revisione in senso negativo del rapporto deficit-Pil di due decimali che, sebbene attesa, potrebbe incidere sugli equilibri dei conti pubblici, riducendo lo spazio di manovra e mettendo un’ipoteca sulla futura riduzione della pressione fiscale, che invece rimane la priorità dell’economia in una fase ancora delicata”. Il 2017, rilevano, “si è chiuso in ripresa, registrando l’aumento del reddito delle famiglie, dell’occupazione e dei consumi”. “I primi mesi del 2018 hanno dato, invece, segnali meno rassicuranti – conclude – . Sebbene il numero di occupati continui a crescere, come confermato proprio oggi dall’istituto di statistica, nei primi mesi dell’anno le vendite sono tornate a rallentare, così come si è deteriorato il clima di fiducia delle imprese”.

Fonte: ADNKronos  –  http://www.adnkronos.com/soldi/economia/2018/04/04/pressione-fiscale-italia_bEPDT3u9RxPxmc2oF2TIsK.html

Bankitalia, a stato 4,9 mld

La Banca d’Italia verserà allo Stato complessivamente 4,9 miliardi di euro fra dividendi del bilancio 2017 (pari a 3,365 miliardi) e imposte di competenza. E’ quanto ha annunciato il governatore Ignazio Visco nella relazione all’assemblea ordinaria dei partecipanti. Si tratta “di un livello superiore di circa 1,5 miliardi a quello, elevato, dello scorso anno” ha spiegato Visco.
L’utile 2017 della Banca d’Italia, pari a 3,895 miliardi di euro e in aumento di 1,2 miliardi rispetto al 2016, “è il risultato più elevato mai raggiunto dall’istituto” ed è stato spinto “dalle misure di politica monetaria (della Bce ndr) di natura straordinaria”. Lo afferma il governatore Ignazio Visco all’assemblea annuale secondo cui “il margine di interesse beneficia dei più elevati interessi attivi sui titolo di Stato acquistati per finalità monetaria”.

Fonte: ANSA  –  http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2018/03/29/bankitalia-a-stato-49-mld_dbd9b081-3e6c-4836-97f4-4eda0ab59904.html