Manovra, Moscovici: ‘situazione delicata, ora la palla è all’Italia’

“Dialogare è fondamentale, sappiamo tutti che la questione è delicata non abbiamo interesse a creare ulteriori tensioni, la ‘palla’ è ora nel campo delle autorità italiane che ci risponderanno entro lunedì”. Così il commissario agli Affari economici Pierre Moscovici in conferenza stampa al termine della sua visita in Italia, sottolineando che “la decisione della Commissione sarà basata sull’interesse generale, la missione della commissione Ue è assicurare prosperità economica” a tutti gli Stati “e restiamo fedeli a questa missione”. Da parte della Commissione europea “nessuna decisione è stata presa, la risposta del ministro Tria sarà molto importante”. Lo ha detto il commissario agli Affari economici Pierre Moscovici sottolineando che sarà “decisivo l’impegno del ministro dell’Economia per rilanciare la crescita ed abbassare il debito”. Non c’è nessun ‘rischio contagio’ visto anche l’andamento dello spread. “Noi non vogliamo avere nessun tipo di scontro, non ci interessano escalation di eventi. Grazie al dialogo costruttivo gli operatori economici saranno rassicurati, è con il dialogo continuo che la situazione economica migliorerà”. Il commissario ha precisato inoltre che “il giorno in cui dovessi fare una vista informale a Romae sarei felice di incontrare Matteo Salvini o Luigi Di Maio, non so se il dialogo sarà costruttivo ma sicuramente sarà amichevole e interessante. Parlarsi è sempre interessante, il dialogo è sempre utile e li vedrei volentieri”.

Intanto la Commissione europea esaminerà martedì prossimo il parere sulla manovra dell’Italia e degli altri Paesi dell’Eurozona secondo quanto stabilito dalle norme europee. E’ quanto prevede al momento l’ordine del giorno della riunione dell’esecutivo europeo in programma a Strasburgo, dove l’incontro si svolge quando cade in concomitanza con la sessione plenaria del Parlamento europeo.

Come Unione Europea, non siamo disposti ad accettare il rischio di caricarci questo debito per l’Italia”. Così il cancelliere austriaco Sebastian Kurz arrivando al summit Ue-Asia a Bruxelles. “L’Ue è un’economia e una comunità di valori, e funziona perché ci sono regole comuni a cui tutti devono aderire”, ha avvertito Kurz, sottolineando che “se si rompono queste regole, e l’Italia si allontana da Maastricht, allora significa che l’Italia si mette in pericolo, ma ovviamente mette a rischio anche gli altri”. Intanto Il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi ha avuto a Roma una riunione con il commissario europeo responsabile per gli affari economici, Pierre Moscovici, in cui si è discusso anche del documento programmatico di bilancio italiano. Lo riferisce la Farnesina, spiegando che i due “hanno, in particolare, concordato sull’importanza di mantenere la discussione in un’atmosfera improntata a un corretto, leale e costruttivo confronto delle rispettive valutazioni, in coerenza con le normative vigenti”. 

Manterrò un dialogo costruttivo con ogni Stato membro per assicurarmi che restino impegnati in traiettorie di bilancio sane. Lo farò nell’interesse dei cittadini della zona euro e della sua stabilità poiché l’esperienza di questi ultimi anni ci ha dimostrato che un’applicazione intelligente delle regole può stimolare la crescita e la creazione di posti di lavoro, riducendo il deficit e, a lungo termine, il debito”. Lo ha detto il commissario Ue Pierre Moscovici nel suo intervento al forum Italia-Francia all’Aspen Institute.

Ma l’Italia risponderà alla lettera di richiamo dell’Ue sulla manovra entro i tempi previsti, ovvero entro mezzogiorno di lunedì’ prossimo. E’ quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi che sottolineano come, in questa fase, la volontà del governo italiano è quello di un “dialogo costruttivo” con la commissione Ue e, allo stesso tempo, non emerge la volontà di isolare l’Italia da parte dei partner Ue. Al momento non si prevede un incontro con Jean-Claude Juncker viste anche le agende, piuttosto fitte, sia del presidente della commissione sia di Conte.

Con una lettera durissima – anche più delle attese – che illustra nel dettaglio la “deviazione senza precedenti nella storia del Patto di stabilità”, la Commissione europea accende ufficialmente i riflettori sul ‘caso Italia’, che già preoccupa molti leader in Europa. Finirà anche sul tavolo dei commissari martedì prossimo, che firmeranno la bocciatura formale della manovra, e dell’Eurogruppo il 5 novembre, che darà appoggio politico alla decisione dei tecnici Ue. Due passi scontati, se l’Italia entro lunedì non assicurerà, per iscritto, che cambierà la manovra e farà scendere il deficit invece di aumentare la spesa. Il premier Giuseppe Conte, a Bruxelles, difende i piani del Governo e ridimensiona le accuse dell’Ue. Ma non trova grandi sponde tra i colleghi all’Eurosummit: dalla Germania all’Austria, dalla Francia all’Olanda, alla Finlandia e al Lussemburgo, è ampio il fronte di chi chiede il rispetto delle regole comuni. Concetto ribadito anche dal presidente della Bce Mario Draghi, che ha messo in guardia dal contestare le regole Ue perché si danneggia la crescita.

Per Bruxelles il bilancio italiano punta a “un non rispetto particolarmente serio degli obblighi del Patto”, a causa di “una espansione vicina all’1% e ad una deviazione dagli obiettivi pari all’1,5%”. La Ue chiede al Governo di dare una risposta ai rilievi entro lunedì 22 ottobre, in tempo perché il collegio dei commissari possa discuterne martedì. Ma, ricorda, la deviazione è talmente grave, “senza precedenti”, che l’Italia rischia l’apertura di una procedura per debito eccessivo da un momento all’altro, per deviazioni che peraltro si trascinano da anni. Non basterà quindi soltanto un’illustrazione più dettagliata delle misure. Per convincere i commissari Moscovici e Dombrovskis, firmatari della lettera, il Governo dovrà impegnarsi a cambiare i target. Cosa che il premier Conte esclude: “Più passa il tempo e più mi convinco che la manovra è molto bella”, ha detto entrando al vertice europeo. “Forse sarà bella, ma questo è un giudizio estetico. Il problema qui è funzionale, giuridico e politico. E’ una manovra che non rispetta le regole”, ha detto Moscovici, che oggi a Roma ha avuto modo di spiegare direttamente al ministro Tria il senso della lettera e dei timori europei. La manovra “non può restare al 2,4% di deficit e con uno scarto del deficit strutturale di un punto e mezzo. Chiediamo una correzione”, ha chiarito il commissario. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che Moscovici ha incontrato in serata, ha auspicato “che ci sia il massimo di collaborazione con l’Italia. E che attraverso il dialogo e il confronto si trovi una intesa”. Tria ha assicurato la massima collaborazione nello spiegare misure e riforme. Il vicepremier Di Maio invece attacca: “Se la lettera Ue è un ultimatum, è inaccettabile”. Intanto i leader dell’Eurozona prendono le distanze da Roma. Molto duro il premier austriaco, presidente di turno dell’Ue: “Non abbiamo nessuna comprensione” per le politiche finanziarie “dell’Italia, “ci aspettiamo che il governo rispetti le regole”.

Fonte: ANSA  –  http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2018/10/18/confindustria-tria-allassemblea-di-assolombarda-_579a1dda-1ef2-47ca-a1c5-3a671f581a60.html

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