Come previsto, la Federal Reserve ha alzato di nuovi i tassi di un quarto di punto al 2-2,25%. Si tratta del terzo incremento dall’inizio dell’anno. Il Comitato direttivo di politica monetaria della Fed (Fomc) ha inoltre ribadito che nuovi aumenti dei tassi all’interno del target saranno conseguenti a una crescita economica robusta. Al riguardo la Fed ha alzato in modo consistente le stime sulla crescita dell’economia americana al 3,1% per il 2018 rispetto al 2,8% di giugno, confermando invece la stima dell’inflazione al 2,1% e in lieve rialzo quella sulla disoccupazione dal 3,6 al 3,7%. Il Fomc stimato un altro rialzo dei tassi prima della fine del 2018 e ne ritiene probabili altri tre nel 2019. Non per niente, nel comunicato ufficiale è stata tolta la parola “accomodante” riguardo alla politica monetaria. La decisione sui tassi è stata presa all’unanimità. Alle 20:15 ora italiana il Dow Jones saliva dello 0,4% mentre il dollaro cedeva lo 0,1% sull’euro a 1,1772. In calo di 2 punti base il rendimento del T-Bond decennale al 3,082%.
Nel corso della conferenza stampa, il presidente della Fed, Jerome Powell, ha spiegato la cancellazione del termine “accomodante” nel comunicato finale non sta a segnalare un cambiamento di passo dei futuri aumenti dei tassi. Nessuna accelerazione, quindi. Almeno restando così le stime di crescita del pil e dell’inflazione.
Fonte: MilanoFinanza – https://www.milanofinanza.it/news/la-fed-alza-i-tassi-di-un-quarto-di-punto-al-2-2-25-201809262025379738