Il Fondo monetario internazionale ha migliorato le sue stime sul bilancio italiano corretto per il ciclo economico. È quanto emerge da un confronto tra le tabelle contenute nel Fiscal Monitor pubblicato oggi con quelle dell’edizione primaverile. Ora, per il nostro Paese, il Fondo si aspetta un deficit dell’1,5% per il 2019, rispetto al 2,1% atteso ad aprile e all’1,6% atteso nell’ottobre del 2018. Nell’ottobre 2017, l’istituto prevedeva un pareggio strutturale dal 2019.
Per il 2020, è atteso un deficit del 2,1%, anziché del 3,2%; per il 2021 è stimato un deficit del 2,3% invece che del 3,5%. Per il 2022, previsto un deficit del 2,4% e non più del 3,8%. Per il 2023 e 2024, attesi dati al 2,4% e al 2,6%.
Negli ultimi mesi “i mercati finanziari globali sono stati sottoposti alla pressione delle tensioni commerciali e dell’incertezza politica. Questo ha provocato un deterioramento della fiducia delle imprese, un indebolimento dell’attività economica e un aumento dei rischi al ribasso”. Per contrastare questo contesto “molte banche centrali hanno adottato una politica monetaria più accomodante”. Lo si legge nel Global Financial Stability Report del Fondo Monetario Internazionale.
Le condizioni finanziarie a livello globale sono diventate più accomodanti rispetto a sei mesi fa, in particolare negli Stati Uniti e nell’Eurozona. Questo, secondo gli economisti dell’Fmi, “ha supportato la crescita economica e contribuito a contenere i rischi al ribasso per le prospettive a breve termine, ma ha anche incoraggiato ad aumentare il rischio finanziario, provocando un accumulo degli elementi di vulnerabilità”.
Le vulnerabilità sul debito non bancario globale sono aumentate all’80% del Pil mondiale, su livelli simili a quanto visto al culmine della crisi finanziaria globale.
Le società stanno contraendo più debito e la loro capacità di rifinanziarlo e ripagarlo si sta indebolendo. In caso di un significativo rallentamento economico, i “debiti a rischio potrebbero salire a 19.000 miliardi di dollari”, avvertono dall’Fmi. Per ridurre i rischi, le banche centrali dovrebbero implementare e sviluppare strumenti macroprudenziali, mantenendo un controllo finanziario rigoroso.
Fonte: Milano Finanza – https://www.milanofinanza.it/news/fmi-migliora-le-stime-sul-deficit-di-bilancio-italiano-201910161619019633