Bitcoin in caduta libera, buca anche la soglia di $8.000, a $7.676,52, testando il valore più basso dallo scorso 8 febbraio, stando ai dati di CoinDesk. Risultato: la capitalizzazione scende fino a $310,4 miliardi, in calo di $60 miliardi dai $372,9 miliardi della vigilia. Di mezzo ci sono la “Balena di Tokyo” e la decisione di Google di allinearsi a Facebook e di vietare le inserzioni pubblicitarie che hanno per oggetto le criptovalute e le operazioni di ICO – così come i consigli di trading sul settore, a partire dal mese di giugno.
Ma c’è anche l’imminente riunione del G20, che alimenta timori su un giro di vite a livello globale contro il mondo delle monete digitali.
Da segnalare che l’ondata di vendite ha portato il Bitcoin a più che dimezzare il suo valore dai massimi di dicembre, a un passo da $20.000.
Sul caso della Balena di Tokyo, il riferimento è alla notizia dello scorso 7 marzo, secondo cui il curatore fallimentare di Mt.Gox – il sito di trading di Bitcoin con sede a Tokyo che ha dichiarato bancarotta nel febbraio del 2014 – avrebbe contribuito alle perdite del Bitcoin, vendendone grandi quantità al fine di rimborsare i creditori.
Nobuaki Kobayashi, questo il nome del legale, ha venduto $400 milioni di Bitcoin e Bitcoin Cash a partire dallo scorso settembre. E non sarebbe finita qui, visto che secondo un articolo di Bloomberg, Kobayashi avrebbe altri Bitcoin per un valore di $1,9 miliardi ancora da smobilizzare.
Come se non bastasse è arrivato nelle ultime ore il giudizio netto di Allianz Global Investors che, stando a quanto reso noto ancora da Bloomberg, ritiene che la criptovaluta numero uno al mondo non valga nulla, anche se la tecnologia blockchain potrebbe apportare benefici notevoli agli investitori.
“A mio avviso, il suo valore intrinseco deve essere pari a zero – ha detto Stefan Hofrichter, responsabile della divisione di economia globale e di strategia del gruppo – Il Bitcoin è un diritto vantato nei confronti di nessuno, contrariamente, per esempio, ai bond sovrani, all’azionario o alla moneta cartacea, e non genera nessun flusso di reddito”.
La questione non è dunque se, ma quando la bolla Bitcoin esploderà. Allo stesso tempo, Hofrichter ritiene che il crollo della criptovaluta “avrà un effetto domino limitato sul ‘mondo reale’, visto che il mercato di questa moneta digitale è ancora ridotto, in termini di dimensioni. Ciò significa che i rischi alla stabilità finanziaria legati al Bitcoin sono trascurabili, almeno nella situazione attuale”.
L’esperto non ritiene così che ci saranno effetti rilevanti su asset convenzionali come azioni e bond.
Fonte: FinanzaOnline – http://www.finanzaonline.com/notizie/effetto-balena-tokyo-google-g20-bitcoin-8-000-fumo-60-miliardi-24-ore